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Jung Italian Style 2014, tra scuola e lavoro lo spazio di uno scatto

Il concorso fotografico nazionale che unisce le nuove generazioni alle eccellenze manifatturiere italiane

Jung Italian Style 2014 mostra
Jung Italian Style 2014 mostra
Giovani, carini e premiati all’insegna della capacità di immortalare il mondo del lavoro e contemporaneamente il desiderio di farvene finalmente parte. É questo il quadro che emerge dal premio Jung Italian Style 2014, un concorso fotografico, che ha rappresentato il culmine di un lungo progetto di formazione delle scuole italiane in ambito lavorativo e professionale, realizzato attraverso il racconto di vari aspetti del territorio delle Regioni coinvolte e interpretato dagli studenti delle scuole superiori. E i numeri dell’affluenza parlano da soli.

27 incontri che hanno messo insieme 18 Istituti superiori di 6 regioni e 15 prestigiosi Partner, tutti esponenti eccellenti nei propri ambiti operativi che hanno messo a disposizione numerosi workshop, poi immortalati nei lavori degli studenti e confluiti in una mostra ad hoc sul tema, che ha visto trionfare Veronica Patanè del Liceo Marconi di Pescara e Dario Fontanella del Liceo Artistico Palizzi di Napoli.

Tra i partner tecnici il progetto vede la partecipazione di sponsor professionali e culturali come Alma-cis srl, Azienda Marramiero, Alfa Wassermann SpA, Rete8, Martintype e Museo MAXXI, Arte Pollino, Museo di Castelvecchio, Centro Arti Visive Pescheria, Fondazione Plart, Museo di Capodimonte. Ma in ogni modo restano protagonisti i giovani.

Sono loro che insieme a tutti gli altri partecipanti hanno colorato le mura dell’ ISFCI Istituto Superiore di Fotografia e Comunicazione Integrata di Roma, in zona San Lorenzo, a marzo durante l’inaugurazione della mostra alla presenza prestigiosa di Elio Fiorucci. E soprattutto, dalle foto dei ragazzi emerge un trend, che è più un desiderio prodotto in forma possibile, ovvero quello di conoscere e superare le distanze che separano il mondo della formazione e dell’educazione, da quello prettamente professionale. Per imparare infine  a mettere insieme la parola futuro.