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Quando l’altezza non è tutto, parola a Madame Carven

Come non ricordarsi di lei, la grande coutier francese che, facendo tesoro del suo 1,55 cm, ha rivendicato i diritti delle più mignon. Ecco i suoi consigli da tenere a mente per una shilouette al top

Donna mignon
Courtesy of©gehringj/iStock

“Altezza è mezza bellezza” recita un proverbio caro alla cultura popolare italiana. Tutti d’accordo? A quanto pare no. Parola a Marie Louise Carven, la grande couturier fondatrice dell’omonima maison parigina che, da sempre, ha sostenuto la causa delle più piccine. Con il suo 1,55 cm di altezza Carme de Tommaso fece tesoro di questa sua condizione che l’ha portata a definirsi “alta quanto un gambo di cavolo” rivolgendosi a chi, come lei, si è sempre trovata a fare i conti con questa condizione spesso di disagio.

Tutto è partito da qui, guardandosi intorno Madame Carven vedeva solo spilungone ben vestite mentre lei, date le sue misure, difficilmente, riusciva a trovare capi alla sua portata, o sarebbe meglio dire alla sua altezza.

Ecco che, delusa, fa tesoro dei suoi stati d’animo e si mette in gioco in maniera vincente: erano gli anni ’20 quando, con un diploma all’Accademia delle Belle Arti in architettura e design d’interni, iniziò a confezionarsi da sola gli abiti. Nonostante fosse solo un’autodidatta, il suo gusto e quei dettagli da lei messi in scena piacciono, prima alle amiche e poi alla cerchia delle clienti che, sempre più, volevano le sue creazioni: fu così che arrivò ad aprire un atelier tutto suo a Parigi. Il successo non tardò ad arrivare ed impazza la Carven mania: a far battere i cuori di ogni donna fu l’abito “Ma Griffe” in cotone a righe bianche e verdi con gonna ampia e scollatura profonda, dettagli che rendono giustizia a tutte coloro che hanno un fisico minuto. Morta all’età di 105 anni, tutti si ricordano dii Madame Carven come una donna allegra che ha lasciato un enorme bagaglio caro soprattutto a coloro che si sentono escluse e dimenticate dallo spietato mondo del fashion system.

Proprio così, le sue parole sono da tenere bene in mente in quanto, a volte, bastano piccoli escamotage per sentirsi belle e femminili pur non avendo un fisico da top model: regola numero uno, mai usare il nero, rende ancora più basse così come i quadri giganti. Se proprio si ama la geometria, si possono prendere in considerazione le stampe verticali che allungano la silhouette mentre no le stampe grandi; anche gli scolli esagerati sono out, sì a mettere in vista il collo ma senza rendere la figura troppo schiacciata e, infine, lasciate alle altre le maniche a sbuffo.

D’altronde c’è da ricordare che sono molte le dive dello star system che si potrebbero definire “tascabili” come Christina Aguilera e i suoi 1,57 cm, stessa altezza per Eva Longoria e Shakira: la lista sarebbe lunga ma, come si evince, l’altezza nella vita non è tutto, basta sapersi valorizzare e puntare su quei capi che allungano la figura, ricordando poi che nella botte piccola c’è sempre il vino buono.

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