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Aglio, un prodigio in cucina

Sono risapute sin dall’antichità le mille virtù dei bulbi saporiti

Spicchi di aglio
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E’ diffuso praticamente in tutto il mondo, utilizzato come base in tutte le cucine e pressoché in ogni ricetta, ma l’aglio non è noto solo per il sapore che dà ai piatti. Sin da tempi molto antichi, le virtù fitoterapiche dell’aglio sono state utilizzate e apprezzate, e ancora oggi molti rimedi naturali ne prevedono l’assunzione, a cavallo tra scienza e tradizione popolare.

Il bulbo della pianta allium sativum, con il suo particolarissimo odore e sapore, si è diffuso in tutto il mondo ma ha origine asiatica, anche se nel mediterraneo ha trovato un habitat pressoché perfetto, diventando principe della cucina di molti paesi del bacino. In Italia alcuni tipi di aglio sono particolarmente prestigiosi, tra cui il Polesano e quello di Voghera, entrambi DOP, quello rosso di Nubia e il bianco di Vessalico presidi Slowfood, e molti altri agli locali e di origine controllata. Oltre all’evidente miglioria a livello di aroma nei piatti che si possono preparare con aglio nostrano e possibilmente biologico, anche le proprietà curative dei bulbi di origine certificata sono molto più efficaci rispetto a quelli di importazione.

Veniamo dunque alle virtù tanto decantate (giustamente) dell’aglio. Gli spicchi d’aglio contengono composti di zolfo che gli conferiscono il caratteristico odore, in particolare l’allicina, che emergono quando l’aglio viene tritato o schiacciato (o masticato). L’allicina è il principio attivo portentoso dell’aglio, che ha come primo, conclamato effetto benefico quello di inibire i batteri ed essere un importante antibiotico. Anche la garlicina è una sostanza antibatterica contenuta negli spicchi, e l’unione di queste sostanze rende l’aglio perfetto per combattere problemi intestinali e malattie di origine batterica. E’ inoltre ricchissimo di minerali come il magnesio, il calcio, il fosforo, il ferro e lo iodio, e nella versione fresca apporta vitamina C, provitamina A, e vitamine del gruppo B e PP. L’aglio si assume in caso di raffreddori e influenze in quanto portentoso stimolatore del sistema immunitario, è un regolatore della pressione arteriosa, regolarizza i trigliceridi nel sangue, ed è inoltre un importate protettore dai metalli pesanti che immettiamo nel corpo attraverso smog e ortaggi contaminati.

I suoi effetti sono potenti, ma non tutti lo digeriscono con facilità e soprattutto in pochi amano l’odore che rimane in bocca dopo averlo ingerito. È molto utile masticare una foglie di salvia, un pezzetto di mela, dei semini di anice per combattere l’alito cattivo, altrimenti si può ricorrere all’estratto secco venduto in capsule in erboristeria, anche se il consumo fresco e a crudo rimane il modo migliore di assimilarne i benefici.

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