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Venezia 72: il glamour che ricorderemo 

Dalla personalità eclettica di Johnny Depp allo stile impeccabile di Valeria Golino, vincitrice della Coppa Volpi, in Laguna hanno brillato le star

Johnny Depp e Tilda Swinton
LaPresse

Si chiude il Festival ed è tempo di bilanci. Quelli che non riguardano i numeri e le presenze accertate, ma piuttosto l’atmosfera avvertita sul Lido, l’insieme di riti, pose e emissione di luce propria che possiamo chiamare glamour. E così nella girandola di personaggi, vestiti e volti che hanno affollato la Mostra, conclusasi ieri con la bella vittoria italiana della Coppa Volpi da parte di Valeria Golino e del Leone d’Oro al film venezuelano Desde allà – Da lontano, è ora di scorrere alcuni dei momenti maggiormente intensi della rassegna culturale. 

Impossibile non partire dunque da un pettegolezzo che ha mosso, in qualche modo, una valanga di commenti e pareri da parte del popolo del web. Si tratta del nuovo look dell’attore Johnny Depp, intervenuto al Lido per Black Mass in compagnia della moglie Amber Heard. Una presenza che ha subito attirato una pioggia di commenti per la mancanza di forma dell’attore, palesemente ingrassato e dall’apparenza un po’ trascurata.

Eppure, il fascino di Depp, è invece secondo alcuni, ancora vivo. Tutto merito di una presenza estetica che anche quando non tirata a lucido, dimostra la certezza dell’anticonformismo. Che sia questa la vera definizione di glamour? 

Accanto al fascino alternativo dell’attore, si è parlato molto della bellezza più canonica, anche secondo i parametri festivalieri, della moglie Amber Heard. Bionda, vestita di semplicità e di una firma che è garanzia di fascino come Stella McCartney, l’attrice texana ha bilanciato l’estro irregolare del marito con una bellezza curata e semplice. Impossibile poi non parlare dell’allure indiscusso di Valeria Golino. L’attrice, che ha vinto il prestigioso premio Volpi con Per amor vostro, ha scelto Prada per tutta la durata della manifestazione.

Da quando è sbarcata al Lido nel pomeriggio, vestita solo di un jeans e camicia a righe, passando per il red carpet del film di Giuseppe M. Gaudino, dove indossava un abito verde acqua, finendo poi con la mise scelta per la serata finale, un abito rosso scuro sempre targato dalla maison italiana e ricco ancora di raffinatezza e semplicità, l’attrice piace e affascina oltre ogni ragionevole dubbio.

E infine, un altro tappeto rosso che verrà ricordato con stupore e incanto, ancora una volta dedicata a una diva non più giovanissima: Tilda Swinton. Con il suo fascino androgino e un abito firmato da Aider Hackermann, la diva ha davvero conquistato tutti, facendo calare il sipario su una manifestazione capace di far sognare a tutti, quello strano universo chiamato celebrità.