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Sesto giorno in passerella

Michael Kors, Oscar de la Renta, DKNY, Narciso Rodriguez e persino Serena Williams. Vi raccontiamo il penultimo giorno di sfilate a New York

Sfilata New York
Getty Images

Si avvicina il gran finale della New York Fashion Week, ma il calendario è ancora fitto di appuntamenti mondani. La sesta giornata della kermesse ha visto sfilare diversi grandi nomi della moda, come Oscar de la Renta, Michael Kors, Narciso Rodriguez, DKNY. Ma andiamo con ordine.

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Peter Copping ha portato sulla passerella di Oscar de la Renta un pezzetto di Spagna: è alla giovinezza dello stilista fondatore della maison che il direttore creativo si è ispirato, ad una Madrid tradizionalista, un po’ dandy, un po’ vintage. Pizzi e merletti, rosso e nero, tubini e scarpe da tanghera: il riferimento alla Spagna è ricercato ed evidente. Tutt’altro mood per Narciso Rodriguez, che ha mantenuto fede al proprio dna stilistico fatto di silhouette morbide, lunghe e assolutamente precise, forme nitide ma non minimali; abbondante l’uso del pantalone, casual con eleganza, ed evidente la ricerca nel ri-creare il concetto di giacca dandole le sembianze di un top a manica lunga.

E’ un omaggio a New York quello presentato da Dao-Yi Chow e Maxwell Osborne, duo stilistico alla guida creativa di DKNY. La seconda linea di Donna Karan evoca i ricordi di infanzia dei due creativi, richiamando le uniformi che indossavano a scuola: outfit composti da blazer, felpe, giacche, tute, che interagiscono tra loro rinnovando il concetto di sporty-chic tanto in voga. E’ invece romantica e amante della natura la donna che Michael Kors ha portato in passerella, porta abiti femminili ricoperti di fiori (vere e proprie applicazioni tridimensionali) e dalle forme fluide che evocano un’eleganza d’altri tempi.

Nel calendario della penultima giornata anche la collezione di Serena Williams: la grande tennista ha portato in passerella il brio delle frange (che lei stessa indossava) e la portabilità di outfit composti da top e pantalone, morbidi, facili ma per nulla scontati. Tra le sfilate più applaudite quella di Prouenza Schouler (secondo il FT la prima ‘vera’ collezione di moda di una fashion week più attenta allo show che allo stile), di Sophie Teallet e i suoi pattern originali, di Coach e il suo mood campestre.