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Sei bello? Hai vita facile!

Per la scienza fortuna e bellezza vanno a braccetto. Anche sul lavoro

Denti bianchi
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Da che mondo è mondo, la fortuna e il sole hanno sempre baciato gli audaci e i belli – categorie di esseri umani che con un semplice sorriso e una buona dose di ottimismo riescono senza tanta fatica a conquistare ciò che vogliono. Non è solo questione di sorte benevola: a entrare in gioco è anche la capacità di sapersi destreggiare in diverse situazioni con coraggio.
 
Alcune persone nascono “sotto una buona stella” e i loro sforzi sono all’incirca la metà rispetto a chi è più timido, impacciato o semplicemente insicuro. Bellezza e lavoro poi, sono due termini che vanno spesso a braccetto, soprattutto negli stereotipi e nei pregiudizi di chi ha sempre creduto che un bel viso e un bel corpo fossero biglietti da visita perfetti per avere una vita lavorativa migliore. A quanto pare la bellezza aiuta davvero la carriera.

 
A riferirlo fu già uno studio del 2011 dell’università di Austin in Texas, realizzato da Daniel S. Hamermesh, professore di economia ed esponente di Pulchronomics, specializzazione in Economia della Bellezza proprio da lui fondata. Sembra proprio che essere belli sia necessario, in un mondo del lavoro sempre più selettivo e ristretto, e la cosa non riguarda soltanto le donne, come molti potrebbero pensare.

 
Le persone belle fanno strada più facilmente e riescono a raggiungere posizioni più elevate. Le ultime ricerche attestano che gli uomini hanno il 4% di chances in più se sono belli, mentre le donne arrivano all’8%. Queste cifre salgono esponenzialmente (17 e 12 per cento) quando la bellezza è obiettivamente “accecante”.
 
Timothy Judge dell’Università della Florida, sostiene che la bellezza aiuta nella vita e nel lavoro, perché aumenta l’autostima e catalizza l’attenzione degli altri, mentre Elaine Wong dell’Università del Wisconsin ha confrontato 55 amministratori di grandi aziende, ricavando che quelle guidate da manager belli ottengono i migliori risultati.