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Psicologia dell’abitare, quando l’arredo influenza l’umore

Come applicare la neuro-architettura in casa? Arredando con il sorriso. Ecco i consigli per rendere l’ambiente domestico più confortevole e positivo in poche e semplici mosse 

Colorare casa
Courtesyof©kyoshino/iStock

“La casa è dove si trova il cuore” scrisse Plinio il Vecchio. Uno dei più grandi sogni nel cassetto è quello di avere uno spazio tutto per sè, un nido in cui sentirsi al sicuro, un microcosmo da personalizzare con cura perché è come una sorta di specchio della propria personalità. Ebbene sì, il compito che spetta a ognuno è quello di costruire con il cuore e con la testa un luogo in grado di emanare calma e pace, stanza dopo stanza, motivo per cui, secondo la neuro-architettura, branca medica che fonde edilizia ed architettura, l’allestimento della casa va a influenzare il cervello e il sistema nervoso ergo l’umore.

Interessante a tale proposito l’infografica messa a punto da NeoMam Studios in collaborazione con Wimdu, la più grande piattaforma europea per la ricerca di appartamenti privati, che insegna come tornare a sorridere decorando. Uno degli step più importanti riguarda l’illuminazione visto e considerato che può avere grandi ripercussioni sulla salute sia a livello fisico che a livello mentale: per riposare tranquilli è bene eliminare dalla camera da letto l’arsenale di apparecchi ad alto tasso tecnologico quali pc e tv, per lasciare il posto a situazioni più soft, candele o lampade con luce tenue, insomma quanto basta per migliorare la salute del sonno e svegliarsi di buonumore.

Al fine di scansare ogni possibile elemento responsabile di negatività, come suggerisce lo studio condotto dalla Harvard Medical School, è cosa buona e giusta eliminare dalla vista tutti quegli oggetti dalla forma appuntita che potrebbero essere causa di turbamento prediligendo invece quelli rotondeggianti che, stando a quanto rivela l’Università della California, sarebbero più positivi e stimolanti. Cosa bisognerebbe dunque inserire in casa al fine di contribuire al proprio rilassamento? Oltre a evitare ogni forma di disordine che affatica il cervello, è consigliabile aggiungere tocchi di verde, ovvero rimandi ad ambienti naturali che rappresentano quell’eden caro alla mente, piante da posizionare ovunque, anche nei luoghi più impensabili, o ancora poster e quadri che raffigurano paesaggi mozzafiato il cui effetto calmante non è da sottovalutare.

Che dire invece dei soffitti? C’è chi gioisce alla vita di grandi altezze perché immagina come poter sfruttare al meglio gli spazi con soppalchi etc. infatti, come rivela l’Università del Minnesota attivano l’emisfero destro dell’encefalo, il quale è associato al pensiero astratto ergo, via libera agli spiriti creativi mentre, chi è alla disperata ricerca di concentrazione, più indicate le stanze dai soffitti bassi. “Non sempre cambiare equivale a migliorare, ma per migliorare bisogna cambiare” diceva Winston Churcil: invertire l’ordine dei mobili è però una buona abitudine così come cambiare il colore delle pareti di tanto in tanto, o semplicemente modificare qualche dettaglio come i cuscini, le tende etc. idee che giovano all’umore, alleggeriscono la mente e permettono di sentirsi bene nella propria casa.

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