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Consuntivo di fine anno: preparatevi bene!

Non un semplice incontro, ma un’opportunità per raggiungere i vostri obiettivi. Ecco come muoversi

uomo e donna a lavoro in ufficio
Courtesy of©istock
La fatidica data del vostro consuntivo annuale con il capo sta per arrivare. Ed è bene valutare questo momento come occasione per ottenere vantaggi per la propria carriera.
 
Spesso le donne hanno un approccio più morbido nei confronti del lavoro, siedono a una scrivania pensando al benessere dela società e non per trarre profitto in termini di carriera. E’ questa l’opinione di Sophie Aubard, co-fondatore dell’ l’Institut du Salarié di Parigi. Il consuntivo di fine anno non è solo “il solito appuntamento di dicembre”, ma un’occasione per giocarsi bene le proprie carte e trarre qualche vantaggio dal lavoro svolto. Ecco allora qualche consiglio su come preparsi nella speranza che l’anno venturo possa cambiare qualcosa.
 
Provate a creare tre colonne su un foglio di carta dandogli i temi “cosa accadrà l’anno prossimo”, “che cosa c’è che non va ” e ” quello che voglio “. Cercate di inserire all’interno di queste colonne, il lavoro svolto, i momenti più importanti dell’anno, incontri positivi e delusioni e i punti di disaccordo con l’azienda o con il capo per cui lavorate. Quando tutto viene schematizzato con ordine, la situazione lavorativa apparirà sicuramente più chiara. 
 
Il consultivo annuale si propone di confrontare i risultati con gli obiettivi prefissati. “Il dipendente deve inviare il suo feedback, i suoi sentimenti sul team di gestione. In caso contrario, l’incontro non risulta efficace. “Questo non è un esercizio unilaterale – prosegue la Aubard – Se dieci dipendenti dicono che qualcosa non va, il manager ha da mettere in discussione sicuramente qualcosa rispetto al suo lavoro”.
 
Non accontentevi di spiegazioni vaghe e concettuali. “Un buon manager deve fornire una soluzione”, sottolinea Sophie Aubard. Una volta fatta chiarezza sull’anno passato, l’anno seguente non potrà che essere più gratificante per tutti. È il momento di puntare più in alto. “Abbiate il coraggio di chiedere, nel peggiore dei casi non potrà cambiare nulla”. Per le donne, soprattutto, il consultivo annuale è l’occasione per parlare dell’equilibrio faticosamente mantenuto tra vita privata e vita personale. 
 
Il lavoro da casa (anche detto telelavoro) potrebbe essere una soluzione se durante l’anno si è accumulato troppo stress. È inoltre più comodo perché non richiede spostamenti e permette di avere più tempo per prendere i figli a scuola o seguirli nei compiti a casa.
 
Il faccia a faccia con il capo non è un incontro di box: non vince chi ha sferrato i colpi migliori. Bisogna entrare nell’ordine di idee che si tratta di uno scambio costruttivo. Il tono e il modo con cui dire qualcosa è sempre più importante rispetto a ciò che viene detto. Un esempio? Non è bene pronunciare frasi del tipo “Ho il diritto di avere” o “Merito di più”. È preferibile “Sono contento di aver superato i miei obiettivi, sarebbe bene se questo fosse accompagnato da una ricompensa finanziaria“. Dobbiamo imparare a essere “politici” e a saperci muovere con cautela.  Se non si ottiene un aumento, è sempre possibile negoziare un bonus. Avvolgete la vostra richiesta di tatto: “Sono felice di essere stato inserito in questo progetto, mi piacerebbe avere la possibilità di cimentarmi ancora in qualcosa di simile”. 
 
Ogni atteggiamento infantile deve essere evitato: ricatti, minacce, rimproveri o il paragone con trattamenti rivolti ad altri colleghi. Ognuno di noi può farcela. E comunque: tentar non nuoce.