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Matrimoni in crisi: abbassate le vostre aspettative!

Secondo una ricerca americana, sono cambiati i tempi e, di conseguenza, anche gli obiettivi della coppia. Ed oggi è tutto un “gioco” di equilibri”…  

Litigare, coppia, amore
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Quando lo psicologo sociale Eli Finkel ha affrontato il problema della crisi del matrimonio, ha scoperto qualcosa di davvero inquietante. Perché i matrimoni di oggi sono molto più impegnativi rispetto a quelli del passato. Finkel, professore della Northwestern University, autore del “modello del soffocamento del matrimonio in America” ha scoperto che la causa più frequente del fallimento sono le aspettative, più alte e più ingombranti. 
 
Finkel, in un articolo per il The New York Times, ha analizzato tre modelli distinti di matrimonio. Prima del 1850 il matrimonio era finalizzato al conseguimento di uno status, di protezione e di cibo. Poi quello sino al 1965: “le norme sono cambiate rapidamente quando un numero sempre maggiore di persone ha lasciato la campagna per vivere e lavorare in città, per una paga più alta e per meno ore”. Con l’arrivo del tempo libero, gli americani si sono così concentrati su ciò che volevano i propri partner per tutta la vita. E l’atteggiamento controculturale degli anni 1960 ha portato a considerare il matrimonio come opzione e non come passo essenziale per la vita.


 

Oggi, negli ultimi decenni, il matrimonio non punta soltanto all’amore per il proprio coniuge, ma all’appagamento personale. “La percentuale di matrimoni che non raggiungono le loro aspettative è quindi cresciuto, il che ha aumentato i tassi di insoddisfazione coniugale”. Allora, qual è il segreto per un matrimonio di successo? Tre le opzioni analizzate da Finkel e dai suoi colleghi.
 
1) Non usate il vostro matrimonio per la realizzazione personale. Oltre al coniuge, occorrono amici, hobby e lavoro.
2) Se pretendente molto dal matrimonio, allora dovete dare altrettanto. Per soddisfare le vostre aspettative, dovrete investire più tempo e maggiori risorse psicologiche.
3) E se nessuna delle precedenti due va bene, forse è il momento di chiedere meno del matrimonio e regolarsi di conseguenza. 
 
Inoltre, come sottolinea anche il Prof. Jeffrey Dew dell’Università della Virginia, il tempo ha un ruolo chiave: egli ha scoperto che gli americani nel 1975 hanno speso, in media, 35 ore a settimana da soli con il coniuge, mentre le coppie nel 2003 soltanto 26. Si è indebolito anche il rapporto coi figli: con il bambino quelli del ’75 hanno trascorso 13 ore insieme da soli, mentre gli altri solo 9. Il risultato? Il tasso di divorzio negli Stati Uniti è stato del 32,8% nel 1970, ed é salito al 49,1% nel 2000.
 
Certo, dipende anche dalla qualità e da tante altre componenti: famiglie, soldi, parenti, aspetti socioculturali. Ma ciò non toglie che la miscela di aspettative troppo alte assieme ad investimenti non adeguati potrebbe risultare davvero letale, per voi e per la coppia.

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