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Chi trova un amico… soddisfa un bisogno

I telefilm sono pieni di legami indissolubili tra maschi: questi “bromance” non sono solo belli, ma nascono da un’esigenza ben precisa…

Joey e Chandler di Friends
Courtesy of©NBC
Joey e Chandler di Friends, J.D. e Turk di Scrubs, Ted e Marshall di How I met your mother: l’amicizia tra uomini fa scuola e storia, anche nei telefilm. Sono queste, infatti, alcune delle coppie più belle del piccolo schermo. Non solo chiacchiere e legami professionali, ma complicità nella quotidianità e confidenze senza tutti quei confini dettati dalla privacy. 
 
Ma se ci mettessimo a setacciare anche l’amicizia nel cinema, l’elenco potrebbe essere ancora più lungo. A volte questi legami non sono soltanto quelli dettati dal copione, ma quelli che nascono quando le videocamere si spengono, come il bel sodalizio tra Leonardo DiCaprio e Tom Hardy durante le riprese di The Revenant, o quello ben più datato tra Brad Pitt e George Clooney, così  tante volte definiti “fratelli di set e di vita”. 
 
Secondo una recente ricerca, questi legami sono importantissimi per un uomo. Anzi, fondamentali. Questo perché le amicizie maschili permettono di aumentare il livello di ossitocina nel cervello, il che aiuta a far fronte allo stress e a vivere una vita più lunga. L’autore principale dello studio, la Dr.ssa Elizabeth Kirby della Stanford University, ha dichiarato: “una bromance (ndr, relazione tra bros, fratelli) può essere una buona cosa.

I maschi hanno sempre una cattiva reputazione, in fatto di interazioni sociali, quando si guarda a modelli in natura tra animali, perché si presume siano istintivamente aggressivi”. Secondo questa pubblicazione sulla rivista Neuropsychopharmacology, le amicizie maschili hanno in realtà effetti salutari simili a quelli osservati nelle relazioni romantiche. L’ossitocina aiuta il legame tra le persone e consente di socializzare di più, permette di ridurre lo stress e di vivere più a lungo, in maniera più sana. 

 
A confermare queste osservazioni gli esperimenti fatti tra coppie di ratti, maschi e femmine, che hanno alloggiato nella stessa gabbia. I ricercatori hanno scoperto che il lieve stress rende i maschi più sociali e cooperativi di quanto lo siano in un ambiente che prevede lontananza. Questo rapporto aiuta a riprendersi più facilmente da esperienze negative e da piccoli traumi. 
 
Inoltre gli scienziati hanno scoperto che i ratti hanno dimostrato aggressività nei confronti degli altri simili, specialmente legata per la sopravvivenza, per la conquista dell’acqua e del cibo. Tuttavia, dopo un lieve scontro iniziale, tendevano a cooperare più facilmente, senza violenza e senza ansie. A dimostrazione che l’amicizia maschile non sia soltanto un bel risultato, ma un vero e proprio bisogno. 

 

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