Pubblicato il

Pulizie e testosterone: una guerra

Molti uomini non sanno collaborare in casa. Pochi si danno da fare concedendo alla donna 90 minuti di relax. Gli studi

pulizie di casa fatte da un uomo
iStock
Il progressivo aumento di ruoli di dominanza da parte delle donne ha portato a un relativo aumento di uomini “femmina” che non sanno gestirsi, che non sanno prendere decisioni. Che delegano alle donne, non solo quotidiane manzioni domestiche, ma anche lavori di forza. Sono infatti sempre meno gli uomini che preferiscono rilassarsi e prendersi cura di sé, piuttosto che prendere una decisione o fare qualcosa di utile o pratico.
 
La donna non ama doversi far carico degli aspetti della vita di appannaggio maschile, sommati a quelli femminili che già “deve” ricoprire. Dati statistici confermano che il 90 % dell’isteria femminile è data dallo stress e dalla frustrazione causata dalla mancanza di cura e protezione che non riescono a percepire dall’uomo. Secondo recenti studi, gli uomini nel lavoro come a casa, amano delegare. Se hanno una segretaria, chiedono il pagamento delle bollette e il ritiro in lavanderia, se la loro compagna è in casa (che lavori o meno) non hanno la minima idea di cosa voglia dire occuparsi delle pulizie e della gestione familiare.

 
Poi c’è l’altra faccia della medaglia: sono in molti ad essersi impegnati ad aiutare le loro compagne nelle faccende di casa, consentendo loro di recuperare un bel po’ di tempo libero. Novanta minuti al giorno, per l’esattezza. “Gli uomini, negli ultimi cinquant’anni, sono diventati più attivi in casa dando la possibilità alle loro fidanzate/mogli di ‘riposarsi’ 90 minuti in più ogni giorno rispetto agli anni precedenti”, dice una ricerca dell’Economic and Social Research Council britannico. Secondo lo studio, le donne avrebbero ora lo stesso tempo libero degli uomini e ci sarebbe un equilibrio tra i sessi rispetto al numero di ore dedicate al lavoro retribuito e non retribuito.
 
Gli aiuti verrebbero non solo da loro, ma anche da addetti alle pulizie e dalle nuove tecnologie. Ma uno sforzo in più dei partner è innegabile: passano 2 ore e 18 minuti al giorno svolgendo lavoro non retribuito, soprattutto domestico, rispetto all’ora e 35 minuti che gli dedicavano negli anni ’60. Grazie alle leggi che consentono agli uomini di assentarsi dal lavoro per badare ai bambini, il tempo da dedicare alla casa e alla famiglia è potenzialmente aumentato. Tra i “lavori non retribuiti” svolti dagli uomini ci sono soprattutto la cura dei figli e la spesa, oltre alle faccende domestiche. 

 
Secondo la Fawcett Society, associazione che si occupa della difesa dei diritti delle donne in Gran Bretagna, la notizia che gli uomini si stiano dando più da fare è da apprezzare. Ma con cautela: “Le donne si fanno ancora carico di troppe responsabilità – dice la direttrice Daisy Sands – dalla cura degli anziani ai figli”. “Ogni anno escono fuori delle statistiche dedicate ai vari paesi su questo argomento e ogni anno la situazione non cambia – scrive la giornalista Jessica Valenti sul Guardian – gli uomini fanno poche faccende di casa. Ma non è abbastanza. Non è solo lavoro fisico, è anche un lavoro mentale. Noi non facciamo solo la spesa, noi facciamo anche la lista della spesa. Noi non laviamo solo i panni, ma cerchiamo di capire quali solo quelli da lavare”.