Pubblicato il

La morte del partner aumenta il rischio d’infarto

In seguito ad un lutto la probabilità di sviluppare aritmia cardiaca è più alto del 41% rispetto a chi non aveva fatto quest’esperienza…

Lutto, dolore, morte, ospedale
Courtesy of ©iStock
Uno dei dolori più grandi che potrebbe mai capitare nella vita: la perdita del proprio partner è uno di quegli eventi da cui è molto difficile tornare indietro, soprattutto quando questa è prematura e dolorosa. I ricercatori della Aarhus Universitet della Danimarca hanno, a tal proposito, studiato il comportamento di quasi un milione di persone per verificare le conseguenze, quelle fisiche, di un lutto così grave. Scoprendo così che questi eventi aumentano il rischio di fibrillazione atriale, alterazione del battito cardiaco, ictus e infarto.  
 
Gli autori della ricerca hanno raccolto dati  su 88.612 persone alla quali era stata diagnosticata fibrillazione atriale per la prima volta e come controllo 886.120 sane, nel periodo compreso tra il 1995 e il 2014. Del primo gruppo, 17.478 avevano perso il loro partner, del secondo 168.940. Ebbene, “il rischio di sviluppare aritmia cardiaca era più alto del 41% tra coloro che avevano subito il lutto rispetto a quelli che di questa perdita non avevano fatto esperienza”, spiega Simon Graff, primo autore dello studio. Dal 41% si passa al 57% se il decesso era avvenuto improvvisamente. 


 

Tra coloro che avevano meno di 60 anni il rischio di fibrillazione atriale era doppio rispetto ai vedovi e alle vedove più anziane. In tutti i casi il rischio più elevato è stato misurato entro le prime due settimane che seguono la perdita, mentre a un anno di distanza il rischio si eguagliava, con o senza lutto. Ma gli autori mettono le mani avanti e affermano che l’indagine è solo di tipo osservazionale caso-controllo. E’ indubbio, però, che eventi fortemente stressanti aumentano il rischio di patologie cardiovascolari acute, oltre che a disturbi psicologi e dipendenze.