Pubblicato il

Ordine in dispensa: consigli pratici

Ogni tanto occorre svuotare e ripulire la cucina, cercando di minimizzare lo spreco di cibo in favore di un più corretto consumo

Cibo in dispensa
istockphotos
Come il cambio dell’armadio, o un decluttering del ripostiglio, ogni tanto occorre affrontare anche la questione dispensa: alzi la mano chi non ha stipato in fondo ai pensili della cucina degli alimenti che non tocca più da una vita, o chi nel congelatore non ha dei contenitori non ben identificati di cibi ormai irriconoscibili. Ebbene, ogni tanto occorre svuotare e ripulire anche la cucina, cercando però di minimizzare lo spreco di cibo in favore di un più corretto consumo. 
 
Ci sono molti alimenti che sono ancora assolutamente commestibili anche dopo la data di scadenza suggerita (leggete un approfondimento qui), e altri che semplicemente avranno perso consistenza, o croccantezza (biscotti, cereali per la colazione) ma si possono riutilizzare per fare dolci per esempio. Alcuni alimenti come cereali come grano, farro, orzo o legumi secchi potrebbero avere dei piccoli ospiti indesiderati al loro interno: se ne avete un sacchetto da molto tempo, non importa tanto la sua data di scadenza (i ceci secchi per esempio rimangono buoni per anni) quanto la presenza di moscerini o minuscole larve al loro interno: fate un check svuotando l’intero sacchetto in uno scolapasta, e se non ci sono ‘ospiti’ riponete il prodotto in un barattolo ermetico – anche se dovessero esserci moscerini o varie ed eventuali in realtà non vi procurereste alcun danno dal punto di vista della salute, specialmente perché si tratta di prodotti che consumerete dopo averli bolliti, si tratta piuttosto di una questione di schizzinosità.

Per quanto riguarda le farine potrebbe accadere la stessa cosa, controllatele, mentre le polveri lievitanti se sono rimaste per molto tempo nella dispensa potrebbero aver perso il loro potere: per sapere se il lievito in polvere è ancora attivo, mettetene mezzo cucchiaino in acqua e aceto, se diventerà effervescente significa che potete utilizzarlo ancora, altrimenti è pressoché inutile. Tutto ciò che ha la muffa, ovvero alimenti aperti dalle loro confezioni, andrà buttato naturalmente, mentre quello che sta in congelatore è potenzialmente sempre commestibile, ma se si trova lì dentro da molto tempo sarà sicuramente meno buono e avrà acquisito una consistenza poco piacevole.
 

Una volta svuotata la dispensa e i vari ripostigli, come comportarsi per evitare di stiparla di nuovo sprecando altro cibo? Innanzitutto, evitando di comperare le confezioni formato maxi dei prodotti solo perché sono economiche, se non è una quantità che a casa consumate: il risparmio viene spazzato via dallo spreco, e diventa inutile. Poi, un gesto molto importante che dovreste compiere ogni volta che tornate a casa con la spesa, è quello di mettere i prodotti nuovi sul retro della dispensa, e quelli vecchi davanti, in modo da finire di consumarli prima di aprire nuove confezioni. Per quanto riguarda il frigorifero o i prodotti aperti, è una abitudine certosina certo, ma sarebbe utile oltre che richiuderli con cura porre una etichetta con la data di apertura; lo stesso vale per il congelatore: mettete un’etichetta con data e tipologia di alimento, visto che il congelamento lo renderà irriconoscibile. Naturalmente conservare i cibi nel modo ottimale è la prima regola per non buttarli, e questo significa oltre che sigillarli alla perfezione, evitare di contaminarli con altri alimenti: non mettete nella marmellata lo stesso coltello con cui avete tagliato il burro, non intingete i crostini direttamente nel formaggio cremoso, non inserite le patatine nella maionese per evitare che briciole e rimasugli facciano ammuffire il prodotto prima del tempo.
Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie CasaTag