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5 mosse per promuovere la parità di genere

L’amministratrice delegata di una società mondiale spiega cosa fare per ridurre il gap sul lavoro tra donne e uomini

Persone in ufficio
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Lindsay Pattinson è l’amministratrice delegata di Maxus, agenzia di comunicazione globale, ed ex presidente di Women in Advertising and Communications London. Insomma è una donna che occupa una posizione di grande rilievo, e, dall’alto della sua esperienza come donna e come manager, indica la via per assottigliare il gender gap nel mondo del lavoro: ecco i suoi 5 consigli per promuovere la parità di genere in un’azienda (fonte). Prendete nota, specialmente se coprite posizioni di rilievo nel vostro settore.
Esiste un soffitto di vetro? La prima cosa da fare è valutare se esiste e a che punto si colloca il proverbiale ‘soffitto di vetro’, quel limite invisibile che separa le donne dagli uomini in quanto a posizioni e stipendi. Quante donne ricoprono ruoli da senior? Quante arrivano ai livelli più alti? Quante hanno poteri decisionali? Fare un calcolo preciso e metterlo nero su bianco può dare un’idea reale del gap di genere.
Confrontare gli stipendi. Anche in questo caso, occorre avere ben chiare le cifre relative alle retribuzioni: uno dei motivi per cui le differenze di genere persistono è la mancanza di trasparenza. Se nessuno sa quanto guadagna l’altro, nessuno si porrà il problema del gap. Questo serve ai manager non solo a vedere se esiste una discrepanza, ma dove, in quali posizioni. E una volta individuata agire per appianarla.

Creare condizioni favorevoli. Lindsay Pattinson afferma che esistono fatti oggettivamente influenti sulla vita di una donna, come la nascita di un bambino e il suo allattamento, che nella maggior parte dei casi tolgono tempo alla carriera. Ma molte donne vogliono tornare al lavoro dopo la maternità, così come molti uomini vorrebbero trascorrere più tempo coi figli: le aziende, afferma, devono creare i presupposti perché questo avvenga: è un inghippo culturale quello secondo cui dev’essere la donna a rinunciare alla carriera mentre l’uomo continua ad avanzare. Ecco che un’impresa, una società che vuole colmare il gender gap deve favorire i permessi di paternità, perché il diventare genitori possa essere un impegno condiviso. Inoltre, visto l’era digitale che corre, occorre contemplare con più apertura il concetto di ‘impiego agile’, che non implichi per forza la presenza sul luogo di lavoro tutti i giorni a tempo pieno. Il telelavoro è una realtà in cui tantissime mansioni potrebbero svolgersi in totale tranquillità, e aiuterebbe le persone a coniugare esigenze personali e carriera.
Aumentare la consapevolezza. Pattinson incoraggia ad organizzare talk, conferenze, incontri con donne che ricoprono posizioni di rilievo in settori simili al proprio, perché le lavoratrici aumentino la consapevolezza nelle proprie capacità e nel fatto che il sopra citato ‘soffitto di vetro’ si può e si deve rompere. Esempi reali del fatto che la parità di genere può esistere, non è un miraggio lontano.
Non dimenticare gli uomini. La manager conclude con una riflessione sui meriti degli uomini: le donne non devono avanzare di carriera ‘perché donne’, ma solo se lo meritano. La parità deve essere reale, per non creare squilibri e malcontenti, e in ogni caso non deve diventare una ‘battaglia’ contro gli uomini.
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