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Street shoes made in America

Minimal e funzionali: ecco le street sneakers di Pony e Converse.Direttamente dagli States

courtesy of Pony

La break dance, l’hip hop, la NBA, la NFL, la strada, Manhattan. Ecco i confini del mondo streetwear, e dell’abbigliamento e accessori che hanno subito l’influenza dello stile e di una cultura che ha accompagnato intere generazioni. Un mood che a cicli alterni torna prepotentemente a influenzare la moda attuale, senza mai perderne i connotati tipici. Come nel caso di Pony, marchio nato nella grande Mela agli albori degli anni ’70, di nuovo alla ribalta con una collezione lanciata in Europa che aspira a contrastare i top brand come Converse.

La versione bassa della sneaker Pony: tomaia in pelle e logo in suede
La versione bassa della sneaker Pony: tomaia in pelle e logo in suede

Lo stile è quello della strada, dei campi di basket o delle piste di atletica, delle strade di Manhattan e di un’America in grande fermento sociale e culturale. Siamo nel 1972 quando il marchio Pony – acronimo di Product of New York – si affaccia sul mercato delle sneakers grazie all’idea di Roberto Muller, manager uruguaiano, che in pochi anni riesce ad amplificare la portata del brand nato a Madison Avenue non senza qualche prezioso aiuto. Quello di alcuni testimonial importanti, come il cestista Spud Webb o il leggendario Pelè, nella parte finale della sua carriera quando approdò ai Cosmos di New York. Ma anche grazie all’insospettabile  e quasi segreto supporto di Horst Dassler, rampollo della famiglia che fondò l’adidas che aveva intenzione di perseguire un progetto in autonomia e decise di contribuire al progetto Pony. La storia racconta che si tratterà di un binomio che risulterà vincente e resisterà ai vari scossoni del tempo. Pony cavalcherà l’onda di una controcultura, quella della strada, che diventerà presto una tendenza, trovandosi a realizzare e sneakers molto riuscite, indossate da grandi sportivi e popolarissime star della musica. Oggi Pony si ripropone in Europa, grazie al distributore Baco, con una collezione tutta nuova. Arriva in Italia grazie ad un lancio nei top retailers nazionali – come Antonia di Milano e Luisa via Roma di Firenze – ma con l’obiettivo strategico-commerciale di raggiungere gli sneakers store di tutto il Paese. Il tema di fondo è ovviamente la strada, da affrontare con sneakers dal design minimal, con suola in gomma, tomaia in pelle o suede e in versione alta o bassa.

Le Pro Leather di Converse in versione vulcanizzata
Le Pro Leather di Converse in versione vulcanizzata

Tutto non molto distante dal mondo Converse, che proviene dai medesimi scenari culturali. Il basket, ad esempio, ma non solo, è il court ideale per il modello vintage Leather Pro, da poco rilanciata nella versione vulcanizzata. Una scarpa indossata nel passato da Julius Erving, fuoriclasse della palla a spicchi, e riproposta in versione total white con dettagli a contrasto, spesso coloratissimi, ed un accattivante effetto sporcato.

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