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Happy Meal: tanti auguri a un’icona pop

Un cult nel mondo dei fast-food, il menù per i piccoli di McDOnald’s taglia il traguardo dei 30 anni

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Ci sono star che diventano icone, pezzi di design, film, album musicali, capi di abbigliamento cult, ma anche cibi: e se al termine ‘icona’ vogliamo aggiungere anche ‘pop’, Happy Meal di McDonald’s è probabilmente l’apoteosi. Festeggia i 30 anni (in Italia) il menù per bambini più iconico del mondo dei fast-food, superando il traguardo di 25 milioni di porzioni vendute all’anno.

Era il 1979 quando Dick Brams, pubblicitario per McDonald’s negli Stati Uniti e conosciuto come ‘il padre’ dell’Happy Meal, ebbe la semplice ma brillante idea di realizzare un menù dedicato esclusivamente ai piccoli, racchiuso in un box che da allora si è sempre evoluto per assecondare i gusti dei giovanissimi clienti. Solo nel 1986 è giunto in Italia, distribuito presso il primo McDonald’s del Belpaese, la sede storica di piazza di Spagna a Roma, e oggi festeggia il trentennale introducendo due nuovi prodotti: Actimel Kids Fragola e il Succo Bio di Mela di Natura Nuova. Ogni settimana nel nostro paese si vendono circa 500,000 Happy Meal – con una particolare concentrazione nei fine settimana e nei periodi di vacanza, da scegliere tra le 162 combinazioni possibili.

Ma negli altri paesi l’Happy Meal è uguale? Ci sono alcune eccezioni: il mitico box in Giappone negli anni ’80 si chiamava ‘Okosama Lunch’ – 0kosama in giapponese è un modo educato per riferirsi ai bambini – mentre oggi è diventato ‘Happy Set’. Anche in America Latina ha un altro nome: in Argentina viene infatti chiamato ‘Cajita feliz’ (Scatolina felice), mentre in Brasile è ‘McLanche Feliz’. In Germania invece, fino al 1999 era conosciuto come ‘Juniortüte’ (borsa per bambini). Anche dove il nome cambia il gioco che accompagna i menù è sempre lo stesso in tutto il mondo, ma anche qui non mancano le eccezioni per alcuni paesi.

Il primo Happy Meal, introdotto nel 1979, aveva come tema il circo e veniva venduto a 1 dollaro. La sorpresa più ricercata dai collezionisti appassionati di Happy Meal è senz’altro la collezione completa di 80 Furby, che McDonald’s regalava insieme all’Happy Meal nel 1999 (oggi quotata 899.99 dollari!). Nel 2012 i bambini italiani non hanno trovato un giocattolo all’interno dell’Happy Meal, ma un libro-gioco: si stima che entro il 2016 McDonald’s possa contare almeno 50 milioni di libri regalati in tutto il mondo. Questa primavera per i bambini svedesi la sorpresa non era dentro la scatola, ma è stata proprio ‘la scatola’: il celebre fast-food infatti ha ridisegnato gli iconici cartoni rossi e gialli distribuiti in tutti i McDonald’s della Svezia, per trasformarli in visori per la realtà virtuale. Un’ultima curiosità. L’Happy Meal è così cult che anche gli adulti vogliono i suoi giocattoli: David Bracken, vice presidente del ‘McDonald’s Collectors Club’ di Pittsburgh, Stati Uniti, ha iniziato la raccolta dei giocattoli nel 1993 e fin’ora ha accumulato circa 10.000 oggetti da collezione, tra cui quasi 4.500 giocattoli del mitico box.

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