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Subbuteo, passione a prova di dito

Il calcio da tavolo appassiona milioni di italiani in attesa dei Mondiali di San Benedetto del Tronto

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Non solo calcio, ma anche calcio da tavolo. Il pallone appassiona in tutte le sue le sue forme e noi italiani siamo i primi a coltivare questo hobby, anche a prova di dito. La Coppa Italia di calcio da tavolo nacque nel 1977 come gara nazionale dedicata alle sole squadre di club. Dalla prima edizione, fino al 1983, venne disputata con la formula dell’eliminazione a gironi con criterio geografico. Al termine delle eliminatorie le squadre vincitrici dei tre raggruppamenti (Nord, Centro e Sud), assieme al club campione uscente, si incontravano nella sede designata alla “final-four”. Nel 1983 la Coppa Italia venne definitivamente assegnata alla S.C. Diavoli Milano, e la manifestazione abbandonata fino al 1996.

Con la ripresa della gara cambiò anche la formula. Alla competizione a squadre si affiancò quella individuale riservata ai primi 24 giocatori del Ranking nazionale. Nel 2001 si affiancò anche la competizione riservata a tutti gli altri giocatori, denominata “Cadetti”. Con il passare delle edizioni si sono affacciate via via nuove categorie, sino ad arrivare a ben 7 gare individuali e 2 a squadre, per due giorni di competizioni.

Quasi 1000 tesserati, 65 club sparsi per la penisola e “il miglior vivaio a livello mondiale”. Questi i numeri della Federazione Italiana Sport Calcio Tavolo. L’identikit del giocatore è ben delineato: la fascia tra i 40 e i 50 anni è la più nutrita perché il gioco si è sviluppato tra gli anni ’70 e ’80. In realtà, l’Italia brilla quando si parla di nuovi talenti, a partire dagli Under 12. In questo senso il subbuteo diventa una valida alternativa ai videogame: per giocarci serve un lavoro mentale e manuale.

L’Italia ospiterà i prossimi Mondiali, in programma a San Benedetto del Tronto dall’11 al 13 settembre. E in campo dovrebbero esserci circa 25 Nazionali. L’Europa è il cuore del movimento, dietro l’Italia ci sono Spagna, Belgio, Malta e Grecia. Il gioco ormai coinvolge una quarantina di paesi in tutto il mondo, e San Benedetto ospiterà anche le delegazioni di Stati Uniti, Brasile, Australia a Malesia. E non solo sesso forte: a tenere alto il tricolore anche le giocatrici. Le donne tesserate sono una cinquantina e il numero è destinato ad aumentare grazie al lavoro che i circoli svolgono per potenziare i vivai.