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Abbigliamento per viaggiare sicuri

Può l’outfit rendere più o meno sicuro un viaggio intercontinentale? Secondo alcuni addetti ai lavori sì

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Preparare la valigia per le vacanze è sempre più difficile. Un tempo, nemmeno molto lontano, ci si chiedeva cosa portare in base al tipo di vacanza, al clima della destinazione, alla location. E lo si cercava di equilibrare con peso del bagaglio, facendo un bilancio tra utile e superfluo. Oggi, se si è occidentali e in particolare americani, e la destinazione è un paese di un altro continente, qualcuno sostiene che l’obbiettivo della valigia sia anche un altro: contenere abbigliamento per viaggiare sicuri. Ovvero, non spiccare tra la folla come se si avesse un grande neon con scritto ‘turista’ sopra la testa, ma limitare la propria esposizione.

Ne scrive Christopher Elliott – fondatore del Travelers United, gruppo di difesa del viaggiatore e rappresentante di associazioni a difesa del consumatore – sul Washington Post. Egli intervista diversi addetti ai lavori e ne emerge l’opinione, ormai comune, che con i tempi che corrono non essere immediatamente identificabili come americani/occidentali è un modo di minimizzare i rischi quando si viaggia. Eccesso di paranoia american-style? Forse sì, ma il concetto di base regge: perché andare in giro con la camicia tropicale, il cappellino, l’orologio al polso e una macchina fotografica al collo del costo equivalente al reddito annuo di un lavoratore del paese che si sta visitando, quando si possono indossare capi discreti, funzionali, e a prova di sicurezza che fanno passare un pochino più inosservati?

Turista

Cosa portare quindi?

Raccogliendo i suggerimenti di alcuni rappresentanti di brand di abbigliamento, Elliott suggerisce di munirsi di giacche, maglie, camicie di colori discreti e dotati di tasche. Alcuni marchi realizzano capi di abbigliamento per viaggiare sicuri dotati di tasche interne invisibili, per nascondervi documenti, denaro. Sia uomini che donne dovrebbero dotarsi di capi funzionali, senza esagerare con i tecnicismi (anche quelli retaggio esclusivo del ‘turista avventuroso’). Bastano pantaloni o camicie di lino leggero, o giacche impermeabili se il clima lo esige. Per le donne gonne lunghe, comode e sobrie, sono ideali per passeggiare in città.

Un altro dettaglio molto importante è ricordarsi sempre di portare un grande foulard. Si tratta di un accessorio multitasking: se ci si trova in un paese dove le donne portano il velo, è un naturale segno di rispetto portarlo sul capo. E’ utile per mimetizzarsi tra la folla, funge da scialle se si prendono mezzi con aria condizionata, da copricapo se il sole è cocente, da pareo se si va al mare. Infine, alla base dell’abbigliamento per viaggiare in sicurezza c’è la mancanza di orpelli: niente gioielli e accessori lussuosi. Sono superflui, attirano sguardi e sono un pensiero in più durante gli spostamenti.

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