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Stirare le camicie alla perfezione

Come utilizzare correttamente il ferro da stiro sulla camicia

Uomo che stira
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Stirare è un’arte, specialmente quando si tratta di camicie. Pieghe, cuciture, colletti e polsini rendono stirare questi indumenti una delle attività domestiche più faticose. Ecco alcuni suggerimenti su come farlo alla perfezione, e senza stress. (Se invece odiate stirare leggete qui oppure qui)

Innanzitutto, gli strumenti del mestiere: per stirare le camicie correttamente occorre che il ferro da stiro sia pieno d’acqua e che la temperatura sia impostata in base al tessuto. Inoltre, l’asse da stiro dovrà essere ad un’altezza adeguata, ovvero arrivare circa alle vostre anche. La pressione del ferro da stiro sarà decisa ma leggera, il movimento liscio e uniforme. Un ‘passaggio’ di ferro corrisponde circa a 3 secondi di pressione, dove ci sono pieghe resistenti (di solito sui bordi) tenetelo anche 5 o 6 secondi.

Ferro da stiro

Come procedere

Si parte dal colletto: stendetelo con l’interno della camicia rivolto verso di voi, passateci il ferro caldo, quindi girate la camicia, piegate il colletto e ripassate il ferro. Ora il busto. Cominciate dalla parte frontale (la pancia, per intenderci), stendendone metà sull’asse – appoggiate il colletto alla sua estremità, per fare un pochino di presa. Distendete il tessuto, e cominciate a passare il ferro partendo dalla cucitura del fianco, con brevi movimenti verso i bottoncini, iniziando dal fondo e muovendovi verso la spalla. Rifinite lo spazio tra un bottone e l’altro. Il ferro farà un movimento dall’interno verso l’esterno del lembo di tessuto. Ripetete l’operazione sull’altra metà di camicia.

Stendete ora il capo in modo da avere la schiena rivolta verso di voi, sempre fermando il colletto all’estremità dell’asse. Partendo dalla cucitura superiore, scendete con il ferro verso l’orlo, ripetendo il gesto circa tre volte. Spostate quindi il tessuto a destra e poi a sinistra per completare il resto del tessuto, seguendo la cucitura. Non dimenticate di stirare le camicie nella sezione che copre le scapole, appena sotto la nuca. Appendetela all’estremità dell’asse da stiro e stiratela con piccoli movimenti del ferro. Infine, le maniche: stendetele sull’asse in modo che il loro ‘davanti’ e ‘dietro’ corrisponda alle cuciture. Stiratele con movimenti che vadano dall’interno all’esterno, muovendovi con la punta del ferro da stiro nei punti da rifinire (polsini e bottoni). Concludete stirando il polsino, internamente ed esternamente.

Dalla teoria alla pratica

Il primo step essenziale per una buona stiratura parte proprio dalla scelta dello strumento. Un buon ferro da stiro deve avere una potenza di almeno 2000 watt che garantisca una buona produzione di vapore e pressione. Certo, salendo con i watt si sale con i consumi, ma in genere i ferri da stiro hanno funzionalità eco, da utilizzare per capi senza troppe grinze. L’altro fattore da considerare, quando si va ad acquistare un ferro da stiro con caldaia interna, è la capienza del serbatoio. Più piccolo sarà, più spesso dovrete interrompere l’operazione per rabboccarlo d’acqua. Altro piccolo svantaggio del serbatoio interno è il peso che, ovviamente, sarà decisamente maggiore quando è pieno. Nella scelta del ferro, non è da sottovalutare anche l’impugnatura, che deve essere ergonomica e rivestita da materiale antiscivolo, possibilmente con tutti i pulsanti degli optional a portata di dito.

Per scegliere il ferro da stiro migliore per le esigenze di ciascuno, può essere utile questo articolo su Consigli.it. Se invece, preferite un modello pratico da mettere anche in valigia per i viaggi, qui c’è una panoramica di prodotti adatti allo scopo.

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