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Facebook, perché non seguire più l’ex

Quando i social fanno male: una ricerca spiega come le relazioni finite possono ostacolare la nostra crescita…

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Si pensa che bisogna essere più forti dei social. Si crede che si possa superare la delusione di un amore finito nonostante i network in comune, quali Facebook e Twitter. Pensiamo di essere più forti della tecnologia, di non aver bisogno di cancellare o oscurare qualcuno. Crediamo che quello status e quella foto che compaiono sempre tra le prime cose della home col tempo passeranno inosservati. Sbagliamo, spesso.

La psicologa Tara Marshall ha condotto una ricerca sulle abitudini di 464 volontari americani, soprattutto studenti. Il fine era quello di valutare il loro utilizzo di Facebook e il recupero emotivo a seguito di una rottura. Le domande riguardavano aspetti tecnici ed emozionali. Ad esempio le volte in cui si controlla il profilo dell’altro, il sentimento che si prova, quanto fosse cambiata la vita al termine del rapporto.

Donna al computer
Donna al computer
Il 57% delle intervistate ha risposto di aver conservato “l’amicizia virtuale” con l’ex.

Tra queste il 90% ha sottolineato di controllare abitualmente il suo profilo privato. L’86% di coloro che hanno detto “no all’amicizia” ha dichiarato di sbirciare comunque le sue foto, mentre il 72% controlla la lista delle sue amicizie.

Tra questi chi spiava di più tendenzialmente provava più sentimenti negativi per la rottura. E cresceva meno da un punto di vista personale. Questo perché si tende a provare dispiacere nei confronti di status o foto in cui si ostentano serenità e sorrisi, conoscenze e novità. Lo studio, però, suggerisce che in alcuni casi il rimanere in contatto può anche aiutare a spegnere definitivamente l’interesse.

La psicologa, però, si sbilancia: “Bisogna evitare i contatti con l’ex e almeno per un breve periodo stare lontano dalla sua vita”. Lo facciamo anche noi: ascoltatevi di più, mettete da parte l’orgoglio, e fate la scelta che vi arreca meno dolore. Dopotutto c’è sempre tempo per porre rimedio. O per cercare di farlo.

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