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I Siti Unesco in pericolo

Viaggio intorno al mondo alla scoperta dei Siti Unesco minacciati

Yemen, veduta di San'a
©iStockphoto

Siti Unesco, Patrimonio dell’Umanità. Beni da tutelare e salvaguardare in ogni modo. Sono la nostra storia, il nostro passato, la nostra cultura. E invece versano in totale pericolo a causa dei disastri provocati dall’uomo.

Il The Post Internazionale ha stilato una mappa fornendo le indicazioni chiave su dove si trovano i Siti Unesco culturali e naturalistici in pericolo. Che sia a causa di conflitti armati e guerre, terremoti e altre calamità naturali, inquinamento, bracconaggio, urbanizzazione non pianificata e sviluppo turistico incontrollato. Questo e ben altro mette ogni anno in pericolo nuovi siti Patrimonio dell’Umanità.

I SITI PATRIMONIO DELL’UMANITA’

Dei 1007 siti attualmente dichiarati patrimonio Unesco, sono 55 quelli in pericolo, dal sito archeologico di Leptis Magna in Libia alle fortificazioni caraibiche di Panama, dalla foresta tropicale di Sumatra alla barriera corallina del Belize. In Afghanistan ci sono il Minareto e i resti archeologici di Jam e quelli della Valle di Bamiyan. La città di Potosì in Bolivia. Il Parco nazionale del Comoé in Costa D’Avorio e quello del Simien in Etiopia.

Anche la città vecchia e le mura di Gerusalemme sono in pericolo. Così come il luogo della nascita di Gesù, la Basilica della Natività e la Via del Pellegrinaggio in Palestina. Il centro storico di Shahrisabz in Uzbekistan e la vecchia città fortificata di Shibam, la città vecchia di Sana’a, la città storica di Zabid in Yemen. Solo per citarne alcuni.

COSA METTE IN PERICOLO I SITI UNESCO

Tra i pericoli che possono verificarsi ci sono il grave deterioramento dei materiali o della struttura, il grave deterioramento dello spazio urbano o rurale o dell’ambiente naturale. Ma anche lo scoppio o la minaccia di un conflitto armato, l’impatto negativo di fattori ambientali o climatici. Ma anche lo spopolamento di un’area, le epidemie, il bracconaggio o la costruzione di bacini idrici che inondano i siti, grandi opere pubbliche o industriali, l’estrazione mineraria, l’inquinamento.

L’iscrizione di un sito nella lista dei siti Patrimonio dell’Umanità in pericolo consente di destinare un aiuto immediato da parte dell’Unesco a quelle aree. L’Italia risulta essere il paese che nel mondo ospita più siti riconosciuti Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco. Se ne contano 51. Seguono poi Cina con 48, Spagna con 44, Francia con 41 e Germania con 40. Fino a Brasile, Austrialia e Giappone con la presenza di 19 siti.

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