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Moda uomo: elogio del pantalone corto

Chic, versatile e di tendenza. Con un passato ricco e spesso ignorato. Perché dire ‘sì’ al bermuda da uomo

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E’ informale, ma chic. E’ giovanile, ma porta con sé un bagaglio storico di tutto rispetto. Ed oggi è anche versatile, multi sfaccettato, in una parola, trendy. Parliamo del pantalone corto maschile, un capo che non va assolutamente disdegnato. Al contrario: un’autorità in fatto di moda per l’uomo come Julien Scavini, uno dei sarti più famosi di Parigi, strenuo sostenitore dell’abbigliamento tradizionale, di classe, un po’ dandy (mai senza papillon), elogia il pantalone corto nella rubrica che tiene su LeFigaro. Insomma, se lo dice lui possiamo fidarci.

Sfilata Fendi. Foto LaPresse
Sfilata Fendi. Foto LaPresse
Storia del pantalone corto maschile

Scavini ci porta indietro nel tempo, alle origini del pantaloncino maschile. Per molto tempo esclusivo appannaggio dei bambini e degli adolescenti (al compimento dei 16 anni si riceveva il primo paio di pantaloni lunghi), è solo dagli anni ’30 che si comincia a considerarlo un capo per adulti. Si tratta quindi di un capo di abbigliamento piuttosto recente, diffusosi inizialmente grazie ai contesti sportivi, tennistici in primis. Ma già in precedenza, il pantalone corto era entrato a far parte del guardaroba maschile in ambito miliare. Chi veniva inviato nelle colonie europee (solitamente regioni molto calde) portava una uniforme che prevedeva un pantalone al ginocchio. E un calzino alzato.

Tra queste colonie, c’era l’Arcipelago di Bermuda, sotto dominio britannico, ed è proprio qui che il pantalone corto maschile acquista il nome di bermuda. Indumento ufficialmente autorizzato per i coloni e i funzionari britannici, anche come capo da sera, ebbe un notevole successo, tanto da diventare una sorta di ‘costume nazionale’.

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Sfilata Gucci. Foto LaPresse
Il pantalone corto oggi

Diffusosi nel mondo con il nome di bermuda, il pantalone corto all’epoca non era considerato un capo sportivo. Oggi, sebbene continui a non essere adatto a situazioni formali, sarebbe un peccato considerare il pantalone corto da uomo solo come ‘casual’. Tanti gli esempi in passerella, da Emporio Armani a Gucci, passando per Fendi, di shorts maschili portati con classe. Ci sono infatti molte possibilità di abbigliamento raffinato che contemplano il pantaloncino. Oggi gli shorts da uomo si trovano in lino, cotone, in lana. Si portano con risvolto o senza. La lunghezza si adatta al contesto naturalmente: chic al ginocchio, più sportivo al di sotto. In stile surfista o uniforme da college, abbinato a camicia e papillon, a mocassino e cardigan.