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Vino. Come passare per un esperto

I trucchi per cadere in piedi nella scelta del vino giusto

Assaggio vino
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Come gesto, è in effetti davvero cool. Parliamo di quell’attimo al ristorante dove viene ordinato il vino e c’è chi prende in mano la situazione con fare da grande esperto scegliendo il vino che secondo lui maggiormente si sposa alle pietanze. Oppure, una volta arrivata la bevanda scelta, la annusa con aria seria prima di decretarne la qualità ultima. Sono questi gli atti teatrali dell’esperto enologo o sommelier.

Un tipo di sapienza che può tornare utile per far colpo sul partner o semplicemente per migliorare la qualità del pasto annaffiandolo con il vino giusto. Eppure nonostante in questo campo esistano dei professionisti seri e reali, per atteggiarsi a grandi conoscitori del nettare degli dei non servono illustri conoscenze. Come spiega Business Insider esistono trucchi semplici per camuffarsi da esperto sommelier durante una cena. Ecco quali sono. Buona finzione.

Sapere cosa non ordinare

La logica vorrebbe che non venisse ordinato il vino meno costoso del menu. Quindi di solito si sceglie il secondo meno caro. Secondo gli esperti questo sarebbe un errore madornale che i ristoratori conoscono a tal punto da permettersi di mettere un vino cattivo e meno pregiato proprio in questa posizione.

Vino assaggio
Vino assaggio
Tenere il bicchiere nella giusta posizione

Secondo Ryan Scott, direttore del Witch Creek Winery and Sleeping Tiger Winery, il vino rosso va tenuto dal calice. Altrimenti, sorreggendolo dalla coppa, si rischia che il calore del corpo ne riscaldi l’interno cambiandone la struttura e il sapore. Per il bianco invece, che di solito è servito freddo, è possibile afferrarlo per la coppa ma una volta che esso si è scaldato un po’ è meglio passare a sorreggerlo dal calice.

Annusare e guardare

 

Prima di berlo fermatevi un attimo a osservare il vostro vino. Il segreto sta nell’uso degli occhi, della bocca e del naso.

I commenti

Quindi guardate prima la bevanda, se ha un colorito acceso oppure no, poi annusate l’aroma e infine bevetela con convinzione. Sarebbe anche il caso di aggiungere un commento dopo il primo assaggio che deve limitarsi a descriverne il sapore. ‘Fruttato’, ‘secco’, oppure ‘sa di..’, sono tutte espressioni che vi faranno apparire come un esperto di vini senza il minimo sforzo. Non male.

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