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Aeroporti a misura di autistici

Dopo gli aeroporti di Bari e quello friulano di Ronchi dei Legionari, anche Bergamo si impegna ad aiutare questi passeggeri speciali

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Autistici in aeroporto

Rumori, folla, controlli, ambienti poco familiari. Gli aeroporti possono trasformarsi in luoghi ostili per i viaggiatori autistici. E, nel peggiore dei casi, in esperienze veramente traumatiche. E’ per evitare che ciò accada ed adeguarsi alle esigenze di questi passeggeri speciali che anche l’aeroporto di Bergamo ha sviluppato una guida contenente delle semplici procedure per affrontare serenamente il volo.

Aeroporti a misura di autistici in Italia

Il caso fortunatamente non è isolato. Anzi, segue l’esempio degli aeroporti di Bari e di Ronchi dei Legionari (GO) che per primi si sono mostrati sensibili al problema. Proprio dallo scalo del capoluogo pugliese è partito il “progetto pilota” Autismo – In viaggio attraverso l’aeroporto. Il tutto grazie all’Enac con la collaborazione di Assaeroporti e della Società di gestione Aeroporti di Puglia.

Un’iniziativa che prevede sia una esperienza virtuale da vivere attraverso la piattaforma web, in cui sperimentare e conoscere i rumori e le infrastrutture presenti in un aeroporto dall’arrivo all’uscita. Ma anche una reale visita guidata prima del viaggio in modo da far familiarizzare i soggetti autistici con gli ambienti, le procedure aeroportuali e il mezzo aereo.

Bergamo segue dunque il trend e il buon esempio di questi aeroporti…

Anche con la diffusione di semplici ma utili consigli da seguire.
1) prima di recarsi allo scalo con un passeggero autistico – richiedere assistenza del personale tecnico almeno 48 ore prima della partenza. Rassicurare la persona autistica mostrandole immagini dell’aeroporto, preparandola a suoni, rumori assordanti, alla folla e dicendole che troverà persone amiche pronte ad aiutarla. Prenotare, se possibile, una visita all’interno dell’aeroscalo per aiutare la persona a familiarizzare con la struttura.
2) All’arrivo in aeroporto e durante l’imbarco informare il passeggero di possibili perquisizioni. Mostrargli le persone che saranno lì ad aiutarlo. Realizzare un badge per lui con i suoi dati personali e quelli degli accompagnatori.

Fonte: west-info.eu