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Caipirinha alla ratafià, il cocktail “della nonna”

Il classico brasiliano arricchito dal liquore a base di visciole tradizionalmente preparato in casa

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Una caipirinha alla ratafià. Il drink brasiliano per eccellenza viene esaltato dal liquore a base di visciole, per tradizione servito a fine pasto per accompagnare il dolce. E spesso preparato in casa dalle nostre nonne. Esistono diverse varianti della ricetta del liquore. Le nonne utilizzano la grappa. E alcune inseriscono nel preparato anche i noccioli.

Storia della caipirinha

La maggior parte dei brasiliani chiamano la “Cachaça” Pinga o Aguardiente. E’ il succo fermentato e poi distillato di canna da zucchero. La nascita precisa di questo distillato non è certa, ma pare sia comparso la prima volta nel 1610, nello stato di Bahia da parte di coloni portoghesi. Per secoli, la cachaça è stata prodotta e bevuta, quasi esclusivamente, dagli schiavi, dai nativi, da i navigatori di passaggio e dalle classi inferiori.

L’anno della rivincita del distillato Cachaca è il 1922 dopo la “Settimana dell’Arte Moderna” che fece diventare questo splendido distillato uno dei simboli de paese. L’ufficialità arriva nel 2001, con l’allora presidente del Brasile, Fernando Henrique Cardoso, che firmò un decreto in cui si stabiliva che la cachaça diventava il distillato ufficiale ed esclusivo del Brasile. Prodotta solo con alcol di canna da zucchero brasiliano. È parte integrante della cultura brasiliana e negli ultimi 20 anni la cachaça è diventata una una bevanda internazionale; il mondo ha scoperto le delizie della caipirinha. La “caipirinha” (colui che abita in campagna) è stata ufficialmente riconosciuta in Brasile con il Decreto n° 2.314 del 1997. Oggi è in vigore il Decreto nº 6.871 del 4 giugno 2009.

Ingredienti per una caipirinha al ratafià

1 bicchiere da cocktail
1 Lime tagliato a cubetti
1 o 2 cucchiai di zucchero di canna bianco
Ghiaccio tritato
Ratafià

Tagliate il lime a cubetti. All’interno di una ciotola di legno pestate a lungo con un pestello il lime e lo zucchero con una piccola goccia di ratafà. Ora riempite il bicchiere con il ghiaccio tritato, meglio se rotto a mano, e colmate con il liquore.