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Gli uomini post internet sono più narcisisti

Internet e social causano la “società dell’egocentrismo”. Gli studi

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Addio empatia: gli uomini post internet sono più narcisisti. L’empatia aiuta a stare bene con gli altri e, quindi, anche con se stessi. Eppure è una qualità sempre più rara. Secondo uno studio del 2010 condotto dall’Università del Michigan, gli uomini di oggi, egoisti, concentrati sul proprio benessere, sono quasi due volte meno empatici rispetto ai loro genitori e ai loro nonni.

La società dell’egocentrismo

Nicola Strizzolo, docente di sociologia presso l’Università degli Studi di Udine, sostiene che quando si svilupparono le grandi possibilità di navigazione della Rete, ciò che maggiormente aumentò fu la pornografia su scala mondiale. Tinder o social omologhi vengono utilizzati con gli stessi obiettivi o modalità. L’app è un “facilitatore” di incontri di persone vicine con le quali potrebbero esserci affinità di interessi. All’interno di una perimetro chilometrico scelto vengono ricercati gli utenti disponibili.

L’utilizzo dello strumento avviene più intensamente dalle 17 alle 20, con una coda fino alle 22. Si gestiscono gli incontri serali ed eventualmente pomeridiani. Gli uomini sono in maggior numero delle donne e compongono messaggi più lunghi. Vi sono maggiori probabilità che gli uomini lo utilizzino per incontri di una notte sola. Le donne per chattare ed uguali tra i generi per guardare il profilo e conoscere un partner.

Tinder e i social “narcisistici”

Tinder ha assunto maggiore importanza sulla relazione stessa, dell’impegno e del progetto che ne conseguono. Attivare relazioni per il divertimento di farlo senza poi portarle avanti. Paese dei balocchi per narcisisti. Per le donne si tratta ancora di più che per gli uomini, di uno strumento per incoraggiare il corteggiamento. In sostanza il gentil sesso è meno attratto a finire sotto le lenzuola, preferendo comunque relazioni virtuali a quelle reali. La connessione oggi è ovunque. E’ connessione di sensi, di pensieri, di discorsi, di percezione e di indirizzamento nelle azioni concrete nel reale. E’ evidente perciò come social che pongano al centro un ego fortemente narcisista non possa che fondersi pienamente con mondi narcisisti.

La fine delle vere relazioni?

Già Meyrowitz aveva sostenuto negli anni ‘80 la crisi di relazioni stabili nel tempo. Quando la modernità offriva nuove tecnologie per viaggiare e comunicare, offriva anche frequenti possibilità di incontri con persone che potevano ammaliare di più di quella con cui si stava e si conosceva da tempo. Oggi siamo ben oltre anche la relazione: la nostra rete di contatti è in continua ricostituzione. E la relazione così sparisce del tutto.

Secondo un nuovo studio americano, il 75 per cento di uomini età da 65 a 74 sono sposati, contro il 58 per cento delle donne in quel gruppo di età. E dagli 85 anni, il 60 per cento degli uomini sono sposati, ma solo il 17 per cento delle donne sono ancora mogli. Il narcisismo sembra dunque appartenere maggiormente agli uomini.

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