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La prima mossa. Sei consigli per farla bene

Dal rispetto della privacy a quello dei tempi: il vademecum dell’acchiappo senza diventare stalker

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Non esistono leggi in amore, ma sicuramente ci sono dei comandamenti che andrebbero sempre rispettati. Soprattutto se si è all’inizio di qualcosa. E ancora di più se nessuno dei due ha fatto, di fatto, la prima mossa. Bisogna andarci cauti, perché dimostrare attenzione è un conto, ma fare stalking è un altro. Perché ogni passo che a noi potrebbe risultare “carino” potrebbe non esserlo per l’altro. O altra.

Perché, che siate un lui o una lei, ci sono punti che vanno sempre seguiti. Ecco quali.

L’uomo ha lo spirito da cacciatore, la donna da crocerossina. Ma non trinceratevi dietro a stereotipi e dietro giudizi superficiali. Scoprite la persona con coraggio e dedizione. E siate spontanei, ma con cautela. E non confondete la voglia di “cacciare” con il fatto che voi dobbiate tirarvela. Sono due cose totalmente diverse.

Consigli per fare bene la prima mossa

Prima di farvi avanti, investigate un pochino, anche attraverso i social, per scoprire a quale invito non potrebbe dire di no. Che sia legato allo sport o al cinema, una presentazione di libri o un bicchiere di vino rosso, ai tempi di Facebook scoprire le preferenze non è complicato. E proponete non solo ciò che aggrada l’altro, ma anche quello che intriga voi.

Conoscete i suoi amici e le sue amiche. Questo permette di entrare in maggiore confidenza e di avere argomenti di cui parlare. Senza sparlare, ovviamente. E aumenta anche la probabilità di incontrarlo, per brevi saluti o più lunghe conversazioni.

Che il potere dei social sia con voi. Guai a chiedere “l’amicizia” e inondare immediatamente lei o lui di like e commenti. No. Fatevi desiderare. Centellinate le reazioni a foto e status, anche se avreste tanta voglia di mettere cuori ovunque. Ma ogni tanto fatelo, in questo modo dimostrate attenzione e vicinanza mentale ed emotiva.

L’importanza del contatto fisico non va trascurata: capelli e mani per le donne, braccia e spalle per i ragazzi. Il contatto deve però essere breve, quasi di sfuggita, e non deve essere per niente sessuale. Deve soltanto significare che non avete paura di farvi toccare. Il prossimo step dovrebbe arrivare dall’altra parte.

Dal generale al personale. Attenzione agli argomenti che proponete: devono partire da quelli più generici e solo con il tempo, e con i giorni, si può toccare la sfera emotiva e affettiva. Occhio però, è l’aspetto più importante: se toppate in questo è difficile tornare indietro. Non fate mai domande che non vorreste fossero fatte a voi. Il tempo darà risposta a tutti i quesiti. Sappiate aspettare, innanzitutto.

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