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Il Piccolo Principe, un classico da collezione

Il capolavoro di Antoine de Saint-Exuper protagonista della collezione privata di Jean-MarcProbst: un mito da scoprire alla Pinacoteca Agnelli di Torino

Jean-MarcProbst il piccolo principe

Il Piccolo Principe di Antoine de Saint-Exuper non è soltanto un libro per bambini. Si tratta di uno dei testi più tradotti al mondo dopo la Bibbia e il Corano. E da anni Jean-MarcProbst ne colleziona edizioni in tutte le lingue contribuendo alla realizzazione di nuove pubblicazioni. Un lavoro che gestisce grazie la “Fondazione Jean-MarcProbst per il Piccolo Principe” di Losanna.

La Pinacoteca Agnelli e la collezione del Piccolo Principe

La Pinacoteca Giovanni e Marella Agnelli di Torino, situata all’ultimo piano del complesso del Lingotto, raccoglie venticinque meravigliosi capolavori. Tutti provengono dalla collezione privata di Giovanni Agnelli e della moglie Marella. E sono oggi esposte in quella che fu la sede della prima grande fabbrica della Fiat. Non solo la selezione delle opere esposte, ma anche la loro disposizione è frutto del gusto e della mente degli Agnelli.

In quello che dall’esterno appare come uno scrigno futuristico, opera di Renzo Piano, prosegue il programma di approfondimento dedicato al collezionismo. La Pinacoteca Agnelli ha infatti presentato Jean-MarcProbst, il più grande collezionista de Il Piccolo Principe. La collezione e l’importanza del capolavoro che da generazioni appassiona adulti e bambini, viene presentata attraverso un dialogo con l’illustratore Federico Maggioni, profondo conoscitore dell’opera dello scrittore francese.

Come nasce la passione per Il Piccolo Principe

Tutto ha avuto inizio nel 1980, quando a 24 anni Jean-MarcProbst, studente al Politecnico di Zurigo, decide di viaggiare tutto il mondo per sette mesi. Probts racconta che durante il suo viaggio «ho notato che il Piccolo principe era tradotto in tantissimi idiomi. Mi affascinava molto – per esempio – vedere la copertina del libro in arabo e giapponese, due esemplari che ho portato a casa con me. Gli anni seguenti alcuni amici hanno cominciato a regalarmi nuove copie, facendo così crescere la mia piccola collezione».

Il Piccolo Principe in tutto il mondo

Da una quindicina d’anni, quando le possibilità offerte da Internet hanno facilitato gli scambi tra i collezionisti sparsi nei quattro angoli del globo. E quella “piccola” collezione si è ampliata fino a divenire la più completa al mondo. Al momento la collezione è costituita da più di 5400 documenti, di cui più di 4000 sono libri che contengono il testo integrale de Il Piccolo Principe.

La collezione di Probst

Jean-MarcProbst è un imprenditore svizzero. Membro del Consiglio d’amministrazione di Switzerland Global Enterprise dal 2012, è CEO e Presidente del CdA di Probst Group Holding SA, Crissier. Alla sua voluminosa collezione dedicata a Il Piccolo Principe, si aggiungono 260 pubblicazioni dedicate a Antoine de St-Exupéry. 280 libri che approfondiscono il testo da diversi punti di vista, psicologici o pedagogici e testi esplicativi sull’opera. 70 fumetti e 230 libri per bambini che non contengono il testo completo, ma spesso custodiscono magnifici disegni. 170 CD / CDR / DVD. E ancora 70 dischi in vinile e 90 nastri audio o video (VHS).

Il Piccolo Principe: non solo libri

Inoltre, la collezione comprende più di 200 riviste e articoli di giornale che trattano del Piccolo Principe. E una trentina di locandine di spettacoli teatrali messi in scena in tutto il mondo. La collezione include numerosi esemplari di grande valore e molto rari. Tra questi le edizioni originali pubblicate nel 1943 a New York e quelle numerate e firmate da St-Exupéry, compresa una prima edizione francese del 1945 dedicata a Consuelo, la moglie dell’autore.

“Ma il libro che ha il valore più grande per me – racconta Probst – è quello ricevuto in dono dai miei tre figli Luca, Nicola e Andrea per il mio 50° compleanno nell’aprile del 2006. Mi hanno regalato una traduzione del Piccolo Principe che non esisteva ancora: una versione in dialetto ticinese, a cui sono riuscito a trovare un editore e che ora è un oggetto di culto per i collezionisti”.

pinacoteca-agnelli.it