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Cocktail Martini: l’oliva va nel drink? La ricetta

Una preparazione semplice ma piena di tranelli

Cocktail Martini
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Lo conosciamo tutti il cocktail Martini. È una preparazione alcolica storica del menu da bere del nostro paese. Eppure, nonostante la fama e la semplicità degli ingredienti, la ricetta del cocktail pone più di qualche insidia. Ecco perché oggi spieghiamo la storia del drink, la ricetta originale e proviamo a fare luce sul tema dell’oliva nel drink o servita a parte.

La ricetta

La ricetta parla di 3/4 di gin e 1/4 di vermut dry, ma spesso si trova chi versa solo un filo di vermut, come nel caso del Martini alla Hemingway o chi assolutamente disprezza l’oliva. Il tema del mettere l’oliva nel drink oppure no è molto discusso. C’è chi assolutamente la vieta come abitudine e chi invece crede che essa faccia parte dell’immaginario del cocktail in maniera imprescindibile.

Martini: la storia

Il cocktail Martini nasce con il cocktail Martinez; uno dei primi cocktail a unire vermut e gin e ricetta che appartiene, pare, agli anni della corsa all’oro americana.

Negli anni la ricetta è mutata fino a diventare più secca e decisa. Oggi il Martini è un ottimo drink da aperitivo, classico e allo stesso tempo mai fuori dal suo tempo. Ecco come prepararlo secondo la ricetta del magazine Business Insider UK.

Martini
Cocktail Martini

Ingredienti e dosi del cocktail Martini

6 cl di gin, 1 cl di vermut dry, scorza di limone, ghiaccio. Come preparare il cocktail Martini. Mettete del ghiaccio in una coppetta per raffreddarla. Colmate un mixing glass con ghiaccio, versare il vermut e il gin, quindi rimescolate. Gettate il ghiaccio dalla coppetta e versate il cocktail, filtrandolo.

Prendete la scorza di limone e strizzatela sopra la superficie del cocktail, in modo che gli oli essenziali del limone possano profumare il cocktail. Per quanto riguarda le olive invece, servitele a parte in una coppetta piuttosto che inserirle nel cocktail. Su questo ultimo punto non temete di spaventare chi ha in mente l’immagine dell’oliva nel drink. Servirla separatamente è sintomo di un drink preparato senza ‘sporcare’ il gusto della ricetta originale. E i puristi apprezzeranno.