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Spaghettoni con pomodori, acciughe e pane tostato

Una ricetta esclusiva del “Lanificio” di Roma per Stile.it

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L’INGREDIENTE Le alici, o acciughe, fanno parte della categoria dei pesci azzurri. Sono un’eccellente fonte di vitamina A (32 mcg/100g), calcio (148 mg/100g), ferro (2,8 g/100 g), iodio(54mcg/100g), zinco (4,20 mcg/100g) e proteine (16,8g/100g). Sono pesci ricchi di acidi grassi essenziali omega 3, essenziali per mantenere lontane le malattie cardiovascolari. Per pulire il sangue dai trigliceridi, per migliorarne la circolazione. Queste proprietà agiscono positivamente anche sul colesterolo. Perché fanno aumentare quello buono (Hdl) e mantengono basso quello cattivo (Ldl). Importante anche il suo potere antiossidante, per rallentare l’invecchiamento cellulare e ridurre il rischio di malattie neurodegenerative.

LA RICETTA Spaghettoni con pomodori, acciughe e mollica di pane tostata

LA DIFFICOLTA’ bassa

INGREDIENTI PER DUE PERSONE – Spaghettoni 200 gr, Pomodorino del Piennolo del Vesuvio DOP 150 gr, peperoncino fresco 1/2, uno spicchio di aglio, olio, mollica di pane tostata, basilico, acciughe, pecorino.

TEMPI DI PREPARAZIONE: 30 minuti

LO SVOLGIMENTO Fare un leggero soffritto con olio, aglio alici (a piacimento) e mezzo peperoncino. Far dorare l’aglio, poi rimuoverlo. Aggiungere i pomodori del Piennolo del Vesuvio DOP, precedentemente lavati e tagliati a metà. Far cuocere a fiamma viva per circa 2 minuti. Aggiungendo un mestolo di acqua se necessario. Procedere con il sale per condire. Una volta cotta la pasta mantecare con la mollica di pane tostata. Qualora si volesse, aggiungere una manciata di pecorino.

IL LOCALE Lanificio Cucina, a Roma, è un’osteria moderna che ridefinisce l’esperienza del gusto attraverso la rivisitazione e la sperimentazione dei sapori. Un luogo dove degustare percorsi gastronomici di alta qualità, con calma e senza formalismi. Qui i piatti della tradizione convivono con proposte internazionali e sono l’occasione per incontri originali e inaspettati, frutto dell’instancabile ricerca dello chef Gabriele Ciocca. Misura, creatività e attenzione al particolare sono le chiavi per interpretare l’atmosfera che si respira. Sia nel piatto, che nel locale.