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Paralumi: consigli utili su come pulirli al meglio

In stoffa, vetro, plastica, carta, i paralumi possono essere fatti di svariati materiali, ognuno da pulire con il giusto metodo

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LAMPADE CON I PARALUMI

Le lampade e lampadari sono elementi d’arredo imprescindibili in casa e i paralumi parte integrante di essi. Grazie al tipo di paralume scelto, una luce può regalare diverse atmosfere e caratterizzare l’ambiente. In camera da letto, soggiorno, cucina, bagno: non c’è stanza della casa che non necessita della giusta illuminazione. Come tutti i complementi d’arredo, però, anche lampade e lampadari vanno puliti con cura. Specialmente i paralumi, la parte più esterna dove si deposita la polvere.

PARALUMI DI MATERIALI DIVERSI

Ovviamente non tutti i tipi di paralume sono fatti dello stesso materiale. Alcuni, come quelli in vetro o plastica, possono essere facilmente puliti in casa. Altri, come ad esempio i tessuti pregiati e delicati, hanno bisogno di un trattamento professionale. Pena il rischio di danneggiare la superficie. Altri ancora, come quelli in carta o simili, possono essere soggetti a pulizia casalinga, ma con la massima cautela.

PULIZIA DEL PARALUME

In tutti i casi in cui è possibile pulire le lampade in casa, procediamo come segue. In primo luogo, stacchiamo la lampada dalla presa di corrente. Se possibile, smontiamo il supporto del paralume per maneggiarlo con maggior comodità. Ove ciò non fosse consentito, come nel caso di molti lampadari a sospensione, ad esempio, occorrerà procedere con la pulizia. I paralumi in vetro e plastica sono quelli che presentano meno problemi. Entrambi possono essere puliti con un panno imbevuto di acqua calda e sapone di marsiglia e poi risciacquati. Per una pulizia accurata del vetro molto sporco, inoltre, può essere usata anche una soluzione a base di acqua e aceto. Abbiate poi cura di risciacquare servendovi di uno strofinaccio imbevuto di sola acqua.

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STOFFA E CARTA

Non tutte le stoffe possono essere pulite in casa, ma molte richiedono un trattamento professionale in tintoria. Questo avviene, ad esempio, per tessuti pregiati come la seta e i derivati. Lino e cotone, invece, di solito possono essere puliti con panni leggermente inumiditi, con soluzioni a base di acqua tiepida, sale e limone. Nel caso di tessuti chiari, ingiallimento o di cattivi odori, si potrà usare del bicarbonato.
I modelli in carta, pergamena e carta di riso, infine, vanno spolverati semplicemente con un piumino. Sconsigliatissima l’acqua per ovvi motivi, si può usare un panno in microfibra per lo sporco più ostinato.

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