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Packaging: nuove forme di conservazione del cibo

Plastica, carta e cartone: è ora di dare un taglio agli sprechi e guardare a imballaggi innovativi in grado di ridurre i rifiuti e allungare la vita di frutta e verdura

packaging plastica
Courtesy of©sabthai/iStock

Spesso, quando si fa la spesa, si mettono nel carrello moltissimi prodotti senza pensare troppo a cosa si compra. Lo stesso succede quando si ordina del cibo take-away. Si bada al contenuto ma quasi mai al contenitore. Una questione importante riguarda invece proprio gli imballaggi. Il packaging che avvolge cibi come panini, formaggi, carni, insaccati, frutta, verdura e tanto altro merita le dovute attenzioni.

Packaging del futuro: possibili soluzioni

Esiste un rimedio a tanto spreco? Basterebbe sostituire gli imballaggi inquinanti con materiali alternativi. Fare una scelta sostenibile gioverebbe alla salute del pianeta. A dire la sua è stata la giornalista inglese Rachel England che, in un articolo pubblicato sul The Independent, ha fatto luce su quello che potrebbe essere il futuro degli imballaggi alimentari.

Imballaggio solubile

Perché gettarlo quando, in realtà, l’imballaggio potrebbe sparire del tutto? Dalla teoria alla pratica la parola passa allo studio di design svedese Tomorrow Machine che ha sviluppato una soluzione solubile in acqua. Una volta vuota, infatti, la confezione si scioglie. Anche la società MonoSol sta lavorando a un film protettivo che, una volta usato, si potrà dissolvere in sicurezza in qualsiasi soluzione acquosa.

Confezioni con atmosfera modificata

Per ridurre gli sprechi sarebbe cosa buona e giusta pensare anche a come allungare la vita degli alimenti. Pane e prodotti da forno, ad esempio, si presentano in confezioni con atmosfera modificata (MAP) al fine di assicurarne la freschezza. Si arriva fino a 21 giorni per la carne, 180 per il formaggio e 60 giorni per la pasta fresca. Nel caso di frutta e verdura fresche, per prolungare i tempi di conservazione, si parla invece di atmosfera bilanciata (EMAP) che porta a uno scambio di atmosfera fra la confezione e l’ambiente esterno.

Imballaggi commestibili

A strizzare l’occhio al futuro è Ooho, una membrana biodegradabile e commestibile fatta di alghe da utilizzare per il trasporto dell’acqua. L’idea è venuta allo Skipping Rocks Lab per far fronte al problema dei rifiuti di plastica. Lo stesso obiettivo quello inseguito da WikiCells che vuole rendere il suo packaging commestibile e biodegradabile al 100%.

Schermi interattivi per informare il consumatore

La tecnologia è ormai parte integrante della propria quotidianità. I ricercatori dell’Università di Sheffield hanno sviluppato uno schermo elettronico che può essere collegato a imballaggi di carta. Ciò permetterà di visualizzare semplici messaggi finalizzati a informare i consumatori circa la freschezza di un prodotto o andrà ad agire come un promemoria ricordando quando è stato acquistato. Sarà così possibile contribuire a ridurre la quantità di rifiuti alimentari che finisce nella spazzatura.

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