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Il senso della giustizia è innato? Uno studio dice di sì

Secondo uno studio già da molto piccoli i bambini percepiscono giustizia ed ingiustizia

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Perché le persone amano tanto i supereroi? Sarà sicuramente per l’azione e l’avventura. Sarà perché i super poteri affascinano l’umanità da sempre. Ma è anche perché le persone possiedono un innato senso della giustizia, e quando lo vedono soddisfatto (che sia in cartoon, sul grande schermo, in un libro o un fumetto) si sentono appagati. E’ quanto si ricava da uno studio condotto dall’Università di Kyoto, riporta il Daily Mail. Il senso della giustizia, sebbene si modelli e si plasmi a durante la formazione delle persone, è un attributo innato nell’umanità. Sin dalla primissima infanzia, si legge dalla pubblicazione sulla rivista scientifica Natural Human Beahaviour, riporta il quotidiano britannico.

Il senso della giustizia già a 6 mesi

bimba supereroe

Certo, le sfumature tra ‘buoni’ e ‘cattivi’ tendono a non esistere nella fiction. Ma i bambini (e spesso anche gli adulti) tendono sempre a tifare per i ‘buoni’. Anche se a volte i personaggi più intriganti sono i loro antagonisti, ma è una sfumatura che difficilmente i bimbi percepiscono. I ricercatori giapponesi, riporta il Daily Mail, hanno voluto capire se fosse il senso della giustizia ‘innato’ ad attrarre inevitabilmente i bambini verso gli eroi, i personaggi positivi delle storie. Coloro che agiscono per il bene superiore, spassionatamente.

Come fa un bimbo piccolissimo ad avere già una percezione di bene e male, di giusto o sbagliato? Eppure, in base a questo test i ricercatori hanno registrato che già a partire dai 6 mesi i bimbi sono indirizzati verso i personaggi positivi. I buoni, i giusti. Sono state fatte vedere loro delle scenette, che includevano tre personaggi. Uno era violento verso un secondo, mentre il terzo stava o a guardare in disparte, oppure se ne andava. O, terza opzione, interveniva per fermare l’ingiustizia. Non c’è stato dubbio sulla scelta del personaggio preferito dai bimbi, anche quelli con meno di 1 anno. Il personaggio che interviene a fermare il ‘cattivo’ era il loro favorito. Una scelta compiuta da bambini che ancora sono troppo piccoli per capire le relazioni umane, le dinamiche tra persone, l’etica. Eppure, in modo che viene da definire ‘innato’ sapevano di preferire che l’eroe di turno.

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