Pubblicato il

Pozioni d’amore, presto una realtà. Ma conviene?

Un mix a base di dopamina: lo studio dell’Università di Oxford

pozione d'amore
iStock

Pozioni d’amore, filtri magici, miscele stregate. Scordatevi le favole in cui il cattivo cerca di far innamorare la principessa indifesa. E pensate che potrebbe essere realtà: una pozione d’amore in commercio.

Secondo il Dr. Anders Sandberg, ricercatore e neuroscienziato presso l’Università di Oxford, il filtro magico potrebbe essere “confezionato”. La notizia, riportata dall’Indipendent, incute un tantino di timore. Almeno per quanti abbiano paura di innamorarsi a causa di una magia, e non naturalmente.

Pozioni d’amore: un mix a base di dopamina

La spiegazione scientifica esiste. Sandberg sottolinea che uno dei motivi principali per cui gli esseri umani si innamorano, è perché sono figli. L’uomo è l’unico mammifero che nasce “non autosufficiente”. I cavalli, come le tartarughe o le scimmie, sono in grado di camminare poco dopo esser venuti al mondo. O di mangiare da soli. Dal punto di vista evolutivo noi abbiamo bisogno di essere accuditi e di sapere che i nostri genitori stiano insieme il più possibile per assicurarci sopravvivenza.

E ora arriviamo alla pozione d’amore. I legami tra due innamorati si creano in base all’istinto di protezione. Quando ci si innamora di qualcuno, l’ossitocina e la vasopressina vengono rilasciati attivando il sistema della dopamina sul cervello. “Ciò che crea il legame è l’effetto della dopamina”, spiega Sandberg. La dopamina è un neurotrasmettitore conosciuto come l’ormone dell’euforia, in quanto la sua presenza è legata alla sfera del piacere e al meccanismo della ricompensa.

“Molti dei sintomi sono simili a un effetto stimolante. La dopamina viene rilasciata nel lobo frontale. E qui crea la sensazione di voler sentire vicina una persona”. Insomma: è il meccanismo che fa innamorare. E che regola la sensazione di mancanza, in particolare dell’odore della persona amata se è assente.

Sandberg ritiene che una vera e propria pozione d’amore potrebbe presto esistere con la creazione di una miscela di ossitocina, vasopressina e CPH. Ma ci vuole ancora del tempo. Il “farmaco” dovrebbe stimolare la parte destra del nostro cervello, un po’ come una droga.

Pozioni d’amore: farmaco “pericoloso” per il nostro cervello

Che la scienza faccia passi da giganti non c’è dubbio. E che la conoscenza del cervello umano sia raddoppiata rispetto al passato, è un dato di fatto. La creazione di un farmaco che faccia innamorare non tarderebbe ad arrivare. Il problema – come ammette lo stesso Sandberg – è che un filtro d’amore potrebbe essere utilizzato in maniera impropria. Pensate solo al binomio “droghe e stupri”. Ma lo scienziato crede che farmaci di questo tipo potrebbero essere finalizzati a rafforzare le relazioni esistenti. “Quando sei già innamorato di qualcuno, le emozioni possono cambiare nel corso del tempo” dice. “E se ci fosse un modo per riaccendere un sentimento sopito?”. Considerando i rischi che una pozione d’amore potrebbe comportare, meglio affidarsi ad altri metodi. Magari la terapia di coppia!

Stile.it sceglie e raccomanda in maniera indipendente prodotti e servizi che si possono acquistare online. Ogni volta che viene fatto un acquisto attraverso uno dei link presenti nel testo, Stile.it riceve una commissione senza alcuna variazione del prezzo finale.
Categorie AmoreTag