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Stare in salute? Al lavoro con la bicicletta

Uno studio dell’Università di Glasgow rivela: basta andare tutti i giorni al lavoro in bici per ridurre drasticamente il tasso di mortalità

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La sana abitudine di andare al lavoro con la bici non è solo una questione di benessere fisico. La pratica sportiva costante e mirata può essere infatti considerata come una vera manna. Per restare a lungo in salute e combattere le malattie. L’importante è farlo nel modo giusto. Secondo un recente studio dell’Università di Glasgow, scegliere la bicicletta per recarsi in ufficio è preferibile rispetto a qualsiasi altra modalità. Che si tratti di una corsa, di una semplice passeggiata, di mezzi pubblici o privati. Un’abitudine che può salvarci la vita. Secondo gli studiosi infatti, l’uso quotidiano della bici può ridurre in modo drastico sia il rischio di cancro che quello di malattie cardiocircolatorie. In pratica le maggiori cause di morte prematura che riguardano la nostra epoca.

Al lavoro meglio la bici

L’analisi, riportata sulle colonne del Daily Mail, è stata condotta su un campione di 263 mila soggetti, uomini e donne di mezza età. E ha riportato risultati davvero sorprendenti. Si stima infatti che l’uso costante della bicicletta per recarsi al lavoro può ridurre di ben il 45 % il rischio di cancro. E del 46 % quello di subire una patologia legata al malfunzionamento dell’apparato cardiaco. Molto meglio di chi invece preferisce correre piuttosto che pedalare, il cui tasso di riduzione del rischio scende al 27 %. Tutti in sella allora? In realtà viene stimato che solo il 7 % del campione rilevato – cittadini britannici – fa uso costante della bicicletta. Per tutti gli altri i mezzi di trasporto restano quelli consueti. Con conseguenze negative per la salute e per l’ambiente.

Piste ciclabili? Un miraggio

Cosa impedisce che l’uso della bicicletta diventi più diffuso? Certamente la pigrizia, ma anche il crescente aumento di incidenti stradali che vedono coinvolti ciclisti. La quasi quasi totale assenza di piste ciclabili rende la circolazione su due ruote decisamente pericolosa. Secondo l’Istat, in Italia il numero di vittime di incidenti stradali è in calo. Ma sale invece l’indice di mortalità dei biker, con un significativo + 8,8 % nel periodo 2001-2014. Una delle soluzioni per poter ridurre anche questo rischio è la realizzazione di piste ciclabibili. Ancora troppo poche, soprattutto nelle grandi città. Dove la mobilità su due ruote potrebbe ridurre il traffico, le emissioni nocive, il rischio incidenti e quello di patologie letali.

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