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Masticare per dimagrire: i consigli di Chenot

Madame Le Figaro riporta l’intervista del guru del benessere e dei trucchi contenuti nel libro “Curare la salute e vivere sani con il metodo Chenot”

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Masticare per dimagrire, disintossicarsi, condurre una vita sana. Sono principi del benessere di cui spesso sentiamo parlare. Ma se a spiegarli è un guru di salute e bellezza come Henri Chenot, possiamo stare tranquilli. Negli anni ’60 il biologo di origini francesi creò il primo di una serie di laboratori di fitocosmetica e fitoterapia. Oltre a scoprire nuove tecniche di talassoterapia, scoprì nuove frontiere nel campo della cosmetica.

Nel 1974 Chenot apre il primo Espace Henri Chenot presso il Policlinico di Cannes. Agli inizi degli anni ‘80 si trasferisce in Sud Tirolo, dove inaugura l’Espace Henri Chenot di Merano. Nel 1999, crea la Biontologia, una nuova disciplina volta allo studio degli effetti del processo di invecchiamento psico-fisico.

Masticare per dimagrire: il nuovo libro di Chenot

45 anni di esperienza contenuti nel famoso Metodo Chenot hanno portato alla fondazione dell’Accademia di Biontologia e del Laboratorio di Biontologia. Vip, star e celebrità da tutto il mondo sono stati ospiti dell’hotel a 5 stelle di Merano. E non solo per dimagrire. Gli studi di Chenot, tra cui la medicina cinese, sono volti all’allungamento della vita e al sano invecchiamento. L’intervista a Madame Le Figaro appare in occasione dell’uscita dell’ultimo libro “Curare la salute e vivere sani con il metodo Chenot”, edito in Italia da Mondadori. Tra i consigli per perdere peso e attivare correttamente il metabolismo, quello di masticare i cibi.

“A Merano, “maciniamo” il cibo nel piatto, ma anche il modo di mangiare.  Tradotto: bocconi piccoli e tanta masticazione. Spiego sempre ai miei clienti che masticare è sinonimo di perdita di peso e di vitalità. Se un tempo si consumavano pasti con calma, e seduti a tavola, oggi è già tanto se riusciamo a divorare un panino al computer. La qualità del cibo è cambiata e gli alimenti sono sempre più elaborati”.

Masticare permette al cervello di trasmettere la sensazione di pienezza. Inoltre consente al sistema di digestione di svolgere le sue funzioni correttamente. In bocca il cibo si mescola alla saliva formando il bolo. Gli enzimi che si formano in bocca facilitano la discesa nello stomaco trasformando macronutrienti in componenti più facilmente digeribili.

Masticare per dimagrire: a ogni età il suo processo digestivo

Chenot continua parlando del rinnovamento cellulare in base all’età. Le nostre cellule si rinnovano ogni sette anni. A una certa età cessano di svolgere il loro compito. In pratica, sin dall’infanzia, ogni sette anni, l’uomo subisce evoluzioni e involuzioni del suo metabolismo. Dai 29 a 35 anni, per esempio, le facoltà digestive e ormonali diminuiscono. Stomaco e intestino non sono più in grado di fornire al sangue il potere di una buona rigenerazione. Viso, pelle e capelli subiscono una fase di appassimento. Tra i 36 e i 42 anni, il “declino” continua con una fase di saturazione che riduce significativamente le capacità di digestione e assimilazione. È da questo momento che è importante seguire una dieta sana.

Tra i 43 e i 49 si raggiunge la “fase di sedimentazione”. Le tossine che prima il corpo riusciva a eliminare, si accumulano nelle arterie e nelle ossa e il corpo fatica di più a rigenerarsi. Tra i 50 e i 56 anni, si assiste a un forte cambiamento ormonale e dai 57 ai 63 si comincia a perdere anche l’agilità.

Masticare lentamente i cibi consente di conservare i principi nutritivi di cui il nostro organismo ha bisogno. Un’alimentazione sana scandita dall’assunzione di bocconi ben masticati, aiuta a “invecchiare lentamente”. Un “trucco”, quello della lenta masticazione, con cui si ingannano cervello e corpo, studiato anche dai ricercatori dell’Università di Birmingham.

Un metodo che consente di anticipare il senso di sazietà e riduce il conto calorico. A giocare un ruolo chiave in questo meccanismo è la grelina, ormone rilasciato dalle cellule gastrointestinali e che, attraverso il sangue, raggiunge il cervello. Qui si decide quando è il momento di mangiare e quando giunge quello di fermarsi. Come? Mangiate con più calma, facendo sostare i cibi almeno 30 secondi in bocca – come nell’esperimento condotto su 43 volontari. Il messaggio che manderete al cervello è anche ormonale. E aiuta anche non aver bisogno di snack fuori pasto.

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