La scelta di andare a convivere con la propria dolce metà è un passo importante. Che lo si compia con una persona con cui si sta insieme da una vita oppure con un nuovo amore sbocciato da poco. Non importa quanto si conoscano il proprio partner e le sue abitudini. Cominciare una convivenza sarà un’esperienza bellissima ma non priva di compromessi. A livelli più profondi, ma anche, e forse soprattutto, negli aspetti più banali della quotidianità. A cominciare dalla condivisione degli spazi.
Quando ci si trasferisce dal proprio compagno bisogna ricordare che in bagno e in camera da letto non tutti gli armadi ed i cassetti sono a nostra disposizione. E che non tutte le nostre “cianfrusaglie” incontreranno il gusto del nostro nuovo speciale “coinquilino”. E vice versa, naturalmente. Come regolarsi, dunque, per rendere il grande passo meno destabilizzante ed apprezzarne sin da subito gli aspetti più appaganti? Cosmopolitan ha stilato una piccola lista delle cose di cui non si sentirà la mancanza. E la cui rinuncia renderà il trasloco più agevole e la convivenza priva di strascichi.
Sfoltire il guardaroba per una convivenza più piacevole
Una delle note dolenti nell’organizzazione degli spazi durante la convivenza è l’organizzazione dell’armadio. Per gli uomini è difficile comprendere quanto possa occupare l’intero guardaroba di una donna (scarpe comprese). E per le donne non è facile capire che molte delle cose che si cerca di stipare nell’armadio in realtà non servono. Il trasloco può essere una buona occasione per eliminare quei vestiti che non si indossano più. E per imparare ad apprezzare quei capi versatili che si adattano alle occasioni più disparate. In questo modo ci si renderà conto di come, talvolta, un armadio e qualche cassetto siano più che sufficienti ad ospitare un guardaroba più che adeguato.
Dividere il bagno senza invadere gli spazi altrui
Discorso analogo vale per il bagno. Si potrebbe dire che non c’è donna che non possegga un arsenale sconfinato di trucchi, cosmetici, e prodotti di bellezza. Ma sono tutti necessari? Probabilmente no. Ed ammetterlo ci farà subito accorgere di come la metà di un armadietto del bagno non sia poi uno spazio così angusto in cui riporre i propri prodotti. Anche in questo caso occorre valutare con obbiettività cosa realmente è utile e cosa, invece, è solo superfluo.
Tutti quei rossetti sono davvero indispensabili? Spesso non se ne usano regolarmente più di due o tre. Ha senso tenere miriadi di lozioni per il corpo? In fondo abbiamo solo un busto e quattro arti. Quelle collezioni di campioncini che ci hanno dato in profumeria, le proveremo mai? Quello smalto così bello ma ormai secco, può essere realmente salvato? Una volta risposto a queste domande con razionalità, le pochette e i ripiani del mobile sembreranno molto più grandi.
Evitare i doppioni… e le cianfrusaglie
Quante volte all’inizio di una convivenza ci si ritrova, ad esempio, con due o più televisori, due forni a microonde, decine di piatti e bicchieri ecc. Inutile dire che non ha senso duplicare elettrodomestici e dispositivi di elettronica. Qualcosa che non serve avanzerà di certo e allora tanto vale provare a venderla. Ed utilizzare, magari, il ricavato per acquistare qualcosa che piaccia a entrambi. E che trasformi la casa di un single, o una casa nuova, in un vero nido d’amore. Stesso discorso per gli utensili e le stoviglie della cucina. Meglio lasciarli nella vecchia casa e non riempire credenze e cassetti di doppie copie inutili ed ingombranti.
Discorso a parte vale, infine, per i propri soprammobili ed i gadget preferiti ed i ricordi di infanzia e gioventù. Ci sarà qualcosa che, sicuramente, piacerà al proprio partner e che troverà lo spazio che merita nella nuova casa. Per quanto riguarda il resto, anche in questo caso occorrerà fare una cernita. Ciò da cui proprio non ci si riesce a staccare potrà essere sistemato in una scatola in modo da essere accessibile in ogni momento, anche in occasione di eventuali attacchi di nostalgia.