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Cuori infranti: il cervello può ripararli (se allenato)

Lo studio dell’Università di Cambridge sull’allenamento cerebrale tramite tecnologia

cervello, cuori infranti
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Delusioni d’amore e cuori infranti hanno vita breve. La tecnologia viene in aiuto del dolore e il nostro cervello può allenarsi a dimenticare. Almeno secondo quanto rivelato da uno studio condotto dall’Università di Cambridge.

Cuori infranti: allenare il cervello per superare il dolore

Il nostro cervello è un’inesauribile fonte di conoscenza. E seguendo il filone secondo cui i sentimenti vengono generati cerebralmente, Barbara Sahakian scopre anche il rimedio ai cuori infranti. Il neuroscienziato di Cambridge studia la base neurale della disfunzione emotiva e comportamentale. Partendo dalle ricerche sui comportamenti compulsivi, la professoressa ha trovato il modo di “riprogrammare” il cervello attraverso compiti da eseguire al computer.

Attraverso lo studio per rafforzare il controllo, la Sahakian avrebbe trovato il modo di trattare le rotture sentimentali. I test computerizzati a cui sono stati sottoposti i pazienti, sono normalissimi esercizi. Rispondere indicando a sinistra o a destra sullo schermo e poi fermarsi quando un segnale acustico squilla. Una semplice metodologia pensata per rafforzare la corteccia prefrontale, una regione del cervello associata a funzioni esecutive e del controllo inibitorio. La scienza afferma questa parte del cervello può essere esercitata come un muscolo, aumentando la sua capacità di rispondere allo stress emotivo.

“I lobi frontali esercitano il controllo in situazioni diverse. Che sia un semplice lavoro di formazione cerebrale, o l’arresto di pensieri sul dolore per una rottura amorosa”. Sahakian ha risposto al Blasting News riguardo la sua scoperta. “L’esercizio potrebbe impedire anche di compiere azioni che ci mettono in ridicolo. Tra queste mandare messaggi da ubriachi, farsi trovare sotto casa dell’ex in lacrime”.

Corteccia prefrontale: un muscolo da “addestrare”

Il procedimento è lo stesso rivolto alle persone che soffrono di disturbi ossessivi compulsivi. Coinvolgendo l’amigdala e le parti limbiche del cervello, è possibile regolare il “controllo inibitorio”. In queste “zone” presenti nella corteccia prefrontale possiamo evitare di cedere alle nostre emozioni. Gli scienziati della Rutgers University di Newark, scoprirono nel 2010 che le persone infelici hanno bisogno di “staccare”.

Il lavoro, la casa o le persone con cui ci si frequentava in coppia, possono solo aumentare il dolore per la rottura di un rapporto. Andare in palestra, uscire con gli amici o fare un viaggio potrebbe essere la soluzione allo sfogo. I cuori infranti possono causare comportamenti poco piacevoli. Spesso la negazione della rottura porta la persona ferita a comportarsi in maniera poco dignitosa. È in questo caso che gli esercizi al computer possono rivelarsi utili. Concentrandosi sui test intervallati da pause, il cervello mette da parte il dolore. Una sorta di brain training, una palestra per superare la rottura. E la maniera più efficace è quella di “addestrare” l’area cerebrale in cui nascono le nostre emozioni. Facile, no?

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