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Intossicazioni alimentari: 6 cibi da evitare

Dopo diverse cause intentate per ‘food poisoning’ un avvocato sconsiglia vivamente di mangiare questi cibi

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Non è un nutrizionista, e nemmeno un biologo. Ma è un esperto di intossicazioni alimentari de facto, perché è un avvocato che negli anni si è occupato di tantissime cause intentate contro ristoranti, marchi, catene. Si chiama Bill Marler, ed è il più famoso avvocato negli Stati Uniti per quanto riguarda il ‘food poisoning’. La sua esperienza gli ha insegnato che alcuni cibi è meglio evitarli piuttosto che rischiare la salute. Eccoli (fonte: Bottom Line Inc.)

Paura delle intossicazioni alimentari? Evitate questi cibi

Ostriche e crostacei crudi. Delizia afrodisiaca, peccato di gola per antonomasia, le ostriche sono responsabili di intossicazioni alimentari sempre maggiori, forse a causa del surriscaldamento degli oceani, che ha permesso lo sviluppo di nuovi microbi. In generale i molluschi e i crostacei non devono essere mangiati crudi secondo Marler.

Uova poco cotte. Uovo alla coque? Eggs Benedict? Zabaione? A vostro rischio e pericolo: secondo Marler le uova crude o non completamente cotte sono i primi veicoli di salmonella. Meno di un tempo (negli anni ’80 e ’90 ci fu una vera e propria epidemia), ma meglio cuocerle per non rischiare.

Carne poco cotta

Carne al sangue. Niente hamburger rare, niente bistecche di media cottura, niente tartare. La carne dell’esperto è sempre ben cotta. Escherichia coli e salmonella potrebbero essere dietro l’angolo, avverte.

Latte non pastorizzato. Il latte ‘crudo’ non viene consumato da molte persone negli USA. Eppure si annovera tra le personali statistiche dell’avvocato. Lo stesso vale per i succhi di frutta: devono essere pastorizzati per essere sicuri.

Germogli crudi. Sembrerebbero la cosa più sana del mondo, e invece i germogli (di legumi, di cereali, di ortaggi) andrebbero consumati solo cotti, avverte Marler. Anche da loro si può contrarre la salmonella: un fenomeno nuovo, ma in ascesa, afferma.

Frutta e verdura già lavati. Sulle insalate in busta esistono studi che concordano con l’avvocato. Meglio evitarle, così come tutte le verdure e la frutta già lavate. La manipolazione a cui vengono sottoposte ne compromette spesso l’integrità e il rischio contaminazioni è altissimo.

‘Scagionato’ il sushi

Il pesce crudo servito sotto forma di sushi, nuovo ‘spauracchio’ dell’occidente (visto che in Giappone ci campano da secoli) è secondo l’avvocato molto meno colpevole di quanto si pensi. Certo, nel sashimi e nel sushi si possono nascondere batteri e microbi, anche pericolosi, ma i trattamenti a cui vengono sottoposti nella maggior parte dei casi sono severi. Ecco che, nella sua esperienza, le reali intossicazioni da sushi si contano sulle dita di una mano. Naturalmente l’importante è scegliere ristoranti qualitativamente di livello.

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