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Dieci domande “emozionanti” a Barbara D’Urso

Dai ricordi d’infanzia alle delusioni professionali, dalla bambola Giulietta al Papa: le emozioni della signora italiana della tv pomeridiana

Barbara D'Urso
barbara d'urso

Era il 1977: Barbara D’Urso debutta come showgirl, aveva 20 anni, su Telemilano 58 abbandonando il suo vero nome, Maria Carmela. Che veniva giudicato troppo meridionale dai dirigenti della futura Canale 5. Il suo primo programma fu Goal, e lavorava con Diego Abatantuono, Teo Teocoli, Giorgio Porcaro e Massimo Boldi.

Oggi, a distanza di 40 anni, Carmelita è una delle “signore” della televisione italiana. Già confermata nella prossima stagione dei salotti di Domenica Live e di Pomeriggio Cinque, in attesa di altre novità, Barbara è diventata la portavoce della tv “emozionale”, quella che colpisce alla pancia del suo pubblico. E che può anche far storcere il naso a molti, ma che continua a mietere notevoli successi.

L’abbiamo incontrata in occasione di una bellissima serata al Gay Village di Roma. E le abbiamo proposto una intervista emozionale, come quelle che piacciono a lei, tra piccoli dolori e grande gioie.

Dieci domande “emozionali” a Barbara D’Urso: dall’emozione al ricordo immediato.

La malinconia di un poster in camera
Avevo il poster di Mal. E anche uno con il Chopster.

Il dolore di un giocattolo rotto
La bambola Giulietta

Il sorriso di un regalo inaspettato
Ce ne sono tanti, e poi io sorrido tantissimo. Ricordo una volta che mi hanno regalato dei pattini che, però, ho fatto finire giù dalla finestra. Può darsi accidentalmente, ma i miei si incazzarono molto.

Quale sentimento prevaleva in te da ragazza?
Sono sempre stata molto aggregante: ero un maschiaccio. Mi piaceva giocare a nascondino e a 1,2,3 stella.

La gioia di un primo abbraccio a cui hai tenuto particolarmente
Il primo? Quando è nato il mio primo figlio, Gianmauro, il 4 agosto del 1986.

La prima sorpresa a livello professionale di Barbara D’Urso
La prima che mi viene in mente: quando mi chiamò Pietro Garinei, dopo 7 provini di canto, per confermarmi che ero la protagonista del musical al Sistina insieme ad Enrico Montesano (ndr, si trattava di ”…e meno male che c’e’ Maria”).

La delusione per un lavoro a cui tenevi tanto
Quando hanno chiuso Baila!. Dopo tre puntate, non per mancanza di ascolti, ma perché è stato imposto da un Tribunale, quindi la Legge prevale. Ma sono felice comunque di essere riuscita a partire, quando mi era stato impedito.

La speranza di un’intervista che vorresti fare, anche impossibile
Il Papa: intervistarlo è impossibile, ma vorrei almeno incontrarlo. Ci terrei un sacchissimo.

Il tuo sogno, ora
Ora è quello di fare un bagno. E di salire sul palco (ndr, del Gay Village) perché sono troppo felice di essere qui.

Una curiosità: come nasce l’espressione “col cuore”?
Non lo so, come quando è partito “ragazziiii” al Grande Fratello. Io parlo così : quando io chiamo i miei figli, li chiamo così. Quando facevo teatro, durante i saluti finali, io dicevo sempre “col cuore”. E mi è venuto anche in televisione.

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