Essere creativo significa vedere le cose in maniera diversa. Anzi secondo la scienza le personalità più estrose avrebbero la capacità di cogliere sfumature che gli altri proprio non vedono. Una sorta di stato di allucinazione permanente che oggi però è sorretto da una base scientifica.

Essere creativo: il sesto senso di poeti e artisti

Un nuovo studio pubblicato su “Journal of Research and Personality” suggerisce che le persone che registrano un alto livello di apertura mentale (che i ricercatori identificano con la creatività) sarebbero oggetto di un particolare tipo di fenomeno. Si tratta del cosiddetto ‘antagonismo binoculare’.

L’antagonismo binoculare avviene quando ogni occhio mostra una visione diversa e il cervello mescola insieme le due visioni creandone una sola. Per gli scienziati questa è una forma di maniera di pensare davvero creativa.

Infatti i cervelli della maggior parte delle persone sono in grado di processare una sola immagine per volta. Quando si tratta di doverne mescolare due, nell’esperimento si trattava di uno stimolo rosso e di uno verde, l’occhio continua a passare da una all’altra senza poterle sintetizzare.

Essere creativo: lo studio

Nello studio invece, le persone particolarmente creative riuscivano a vedere un mix di stimoli verdi e rossi. Il loro cervello era infatti in grado di creare un’immagine armonica delle due colorazioni. Un segno, secondo gli esperti, di grande creatività.

Questo significa che le persone creative sono in grado di vedere e percepire il mondo in maniera differente dagli altri.

E c’è di più. Spesso alti livelli di apertura mentale sarebbero collegati a una specie di allucinazione. Tuttavia lo studio indica una strada diversa. Ossia che non è affatto detto che le cose che non tutti vediamo allo stesso modo non esistano. Questo vale per poeti, artisti, game changer.

Quindi la scienza lancia un messaggio ai più grandi visionari. Quello di continuare a sognare. Perché non c’è nulla di anormale in questo.