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Digerire bevendo: i consigli degli esperti

Tè, infusi e anche succhi di frutta. Ecco come rimediare ai problemi di cattiva digestione

pancia, digerire
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Il primo passo per digerire correttamente è quello di masticare piccoli bocconi lentamente. Il consiglio di medici e nutrizionisti si basa sulla prima digestione che avviene in bocca. Ma non sempre è sufficiente consumare i pasti con calma. Alcune bevande, però, possono aiutare a superare il senso di gonfiore e pesantezza dovuto all’assunzione di cibi poco “light”.

Digerire bevendo: gli infusi e le loro proprietà

Il vecchio tè dopo i pasti può essere una buona abitudine. Alcune piante preparate in infusione favoriscono la digestione. Sono da preferire piante da giardino oppure organiche. Ogni tipo di tè ha le sue virtù. “Le piante carminative (zenzero, finocchio, aneto, dragoncello, timo …) favoriscono l’espulsione di gas intestinali e combattono il gonfiore.

Nel mondo vegetale c’è l’imbarazzo della scelta. Il cardo è un toccasana per il fegato: stimola la secrezione biliare e quindi la digestione, la liquirizia lenisce il bruciore di stomaco, il carciofo aiuta a combattere il dolore addominale. Tra gli antispasmodici anche il cumino. “Le Grand Livre Des Aliments Santè” (Eyrolles) di Patricia Bargis, offre preziosi consigli su come digerire grazie alle piante. La nutrizionista francese propone di “inventare” infusi.

Qualche esempio? Anice stellato, verbena e camomilla: un cocktail perfetto per dolori di stomaco e digestione lenta. La melissa è un antispasmodico naturale dalle proprietà eccezionali. Bargis consiglia anche di provare zenzero e timo per “dichiarare guerra” ai crampi.

Bere per digerire correttamente: infusi e succhi di frutta

Anche i succhi di frutta fresca possono aiutare. L’esperta avverte: “dipende dalla tipologia di frutta”. Una centrifuga preparata in casa con frutta e verdura contiene molta acqua, vitamine e minerali. Per digerire è possibile preparare bevande con ingredienti che stimolano il transito intestinale (barbabietola, carota, spinaci, ananas, pera).

Inoltre, il solito “metodo della nonna” che non fallisce mai: acqua tiepida e mezzo limone spremuto. Un semplice infuso che allieva dolori e bruciori di stomaco oltre a facilitare digestione e diuresi. Alcuni succhi specifici sono noti per i loro effetti speciali. Il succo di prugna è un lassativo, mentre quello di rafano nero migliora l’attività del fegato e della cistifellea.

Il kombucha e il kefir sono bevande fermentate. Si trovano facilmente in commercio, ma possono anche essere preparati in casa. Entrambi contengono probiotici naturali, “microrganismi” come batteri, funghi e lieviti benefici per la salute. I probiotici contribuiscono all’equilibrio della flora batterica intestinale e quindi al corretto funzionamento dell’intestino.

Acqua: il primo passo per digerire bene

L’acqua è la sola bevanda essenziale per il corpo. E’ neutrale, non calorica e permette il buon flusso di “bolo” durante il processo digestivo. Ma non bisogna abusarne: l’assunzione di troppa acqua può causare gonfiori e disagi. Anche in questo caso è consigliabile bere lentamente e non più di 2 litri al giorno.

Acqua naturale o acqua frizzante? L’ideale è quella naturale leggermente frizzante. I sali contenuti nell’acqua aiutano a tenere sotto controllo la pressione arteriosa e l’acidità dei cibi. Molta acqua naturale non è indicata a chi soffre di pressione bassa perché potrebbe incrementare il senso di stanchezza e fatica.

Infine il tè e il caffè. Teina e caffeina possono stimolare l’attività della cistifellea che secerne bile aiutando a digerire soprattutto i grassi. Ma occorre essere a conoscenza dei disturbi gastrici: in questo caso potrebbero peggiorare la situazione. Il tè apporta una buona dose di idratazione: approfittatene, ma senza esagerare…

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