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Una connessione wi-fi pubblica? Ti può costare cara

Non è una questione economica ma di sicurezza. Mettere a rischio i propri dati personali con una connessione wi-fi gratuita

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La ricerca di una connessione wi-fi per il proprio smartphone o tablet è al centro dei pensieri di milioni di italiani. Che si tratti dell’abitazione di un amico o di un hotspot pubblico, l’importante è rimanere connessi alla rete. Reti free, ma a caro prezzo. Ma non si tratta di una questione prettamente economica. Il vero rischio delle connessioni pubbliche è infatti la sicurezza, la tutela della privacy. Secondo una ricerca realizzata da Norton by Symantec – colosso della protezione on line – gli italiani si sentono protetti oltremodo rispetto ai pericolosi cyber risk. O meglio. Il 60 % dei nostri connazionali – su un campione di 15.000 intervistati in tutto il mondo – è disposto a correre qualsiasi rischio pur di connettersi ad una free wi-fi.

Se il wi-fi è hard

Ma c’è di più. Molto spesso l’accesso alle reti pubbliche senza fili avviene per scopi border line. Non certo per business o per restare in contatto con la famiglia. Il 15% degli Italiani ammette infatti di aver visionato immagini di nudo o contenuti hard nel corso di una connessione gratuita. Mettendo a repentaglio la propria privacy. Poco meno di quanto avviene negli States (20%), dove le reti free sono però molto più sviluppate. E dell’India (31%), dove invece la disponibilità domestica di una linea di connessione è inferiore. Una spregiudicatezza che gli italiani considerano quasi come un male necessario. La ricerca di Symantec evidenzia infatti come l’89% degli intervistati sia consapevole di mettere a rischio la sicurezza dei propri dati. Ma lo fa ugualmente.

Per connettersi in modo sicuro è possibile utilizzare una VPN (Virtual Private Network)

Se poi la connessione al wi-fi gratuito avviene per motivi più seri, il rischio furto dei dati sensibili può avere conseguenza disastrose. Secondo Norton by Simantec il 58% degli italiani accede alla mail personale da rete pubblica. Il 54% utilizza i profili social. Il 47% condivide foto e video. Il 17% verifica il conto bancario o accede alle informazioni di natura finanziaria. Ma solo il 33% manifesta il timore per una violazione dei dati personali. Temendo soprattutto che possano essere rivelati i segreti più intimi (26%), pubblicate foto private (22%) o conversazioni imbarazzanti (18%).

Meglio prendere precauzioni

Per evitare guai sarebbe utile dotarsi di un software per la sicurezza. Dopo esserci abituati ad usare antivirus e antimalware, la nuova frontiera sono gli strumenti in grado di proteggerci da attacchi esterni attraverso una VPN. Creare cioè una rete virtuale in grado di crittografare la connessione. Come è in grado di fare Norton Wi-fi Privacy. E’ buona norma anche accedere solo a siti che utilizzano un protocollo sicuro – quelli cioè con indirizzi web che iniziano con HTTPS. E infine è consigliabile, se si è connessi ad una rete pubblica, di non condividere dati personali sensibili. Password, foto, informazioni appetibili dagli hacker e per questo da ritenersi estremamente vulnerabili.

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