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Il cruciverba fa bene al cervello e alla memoria

Giochi enigmistici e solutori di parole crociate migliorano l’attenzione, il ragionamento e la memoria. Lo studio

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Il cruciverba sotto l’ombrellone non è solo affare da “anziani”. Quello che potrebbe sembrare un hobby da pensionati è in realtà un mezzo per mantenere giovane il cervello.

Il cruciverba migliora le attività cerebrali: la ricerca

La scienza s’interrogata da anni sui reali effetti che l’enigmistica e i solutori di parole crociate avrebbero sulla mente. Da sempre hanno indagato sulla relazione tra frequenza di esecuzione dei giochi enigmistici e abilità cognitive. Ma anche capacità di linguaggio e ragionamento logico, livelli di attenzione e di concentrazione.

In sostanza, si è sempre appurato che la pratica dei giochi enigmistici migliorano le abilità cerebrali, soprattutto nel breve termine. Una delle ricerche più ampie su questo tema è stata svolta da un’équipe di scienziati della University of Exeter. A luglio di quest’anno, tramite un test online, hanno esaminato le abilità cerebrali di oltre 17mila persone di età superiore a 50 anni. A loro hanno chiesto quanto frequentemente si dedicassero alla risoluzione di parole crociate e giochi di parole.

I risultati, presentati alla Alzheimer’s Association International Conference (Aiic), hanno mostrato un risultato positivo in campo medico. I partecipanti particolarmente appassionati di enigmistica ottenevano risultati migliori nei test per la valutazione di attenzione, ragionamento e memoria.

Il cruciverba è anti Alzheimer?

Gli autori dello studio sostengono che “le funzioni cerebrali degli incalliti solutori di parole crociate sono equivalenti a quelli di persone che hanno dieci anni meno di loro”. Ovviamente i ricercatori si riferiscono alla velocità di ragionamento grammaticale a all’accuratezza della memoria a breve termine.

Il cruciverba, comunque equivarrebbe a una sorta di elisir di lunga vita per la mente. “Abbiamo trovato una relazione diretta tra la frequenza di esecuzione delle parole crociate e velocità e accuratezza di prestazioni in nove diversi test cognitivi. Ora vogliamo comprendere se attività simili possano essere d’aiuto anche nel contrastare l’insorgenza delle demenze. Sappiamo che molti dei fattori di rischio correlati allo sviluppo di demenza possono essere prevenuti. E vogliamo capire quali stili di vita possono fare la differenza nell’aiutare le persone a mantenere in forma e salute il proprio cervello”.

Di cruciverba e malattie cerebrali si è occupata anche una équipe di scienziati dell’ University of California San Diego. In uno studio pubblicato nel 2011 sul Journal of the International Neuropsychological Society, i ricercatori hanno valutato l’effetto dell’esecuzione di parole crociate sulla progressione della demenza. Lo studio è stato condotto per 18 mesi su 488 persone che all’inizio dei test erano sane dal punto di vista cognitivo. E su 101 pazienti con vari tipi di demenza.

È risultato che le attività di giochi con le parole è associata al rallentamento del progredire della malattia. E questo a prescindere dal grado di istruzione dei pazienti. Ma è importante sottolineare che le evidenze scientifiche sugli effetti del cruciverba a lungo termine sono ancora scarse e non definitive.

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