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La cantina sotto il mare: Croazia delle meraviglie

In Croazia sotto il livello del mare si può trovare una cantina: ecco dove

Bottiglie di Edivo Vina, la cantina sotto il mare
©Edivo Vina

Un luogo subacqueo che ha dell’incredibile è la cantina sotto il mare che si trova a circa un’ora a nord di Dubrovnik. Per vivere tutti i sogni da sirena in compagnia del vino. Dopo aver invecchiato le bottiglie per tre mesi a terra, Edivo Vina le invecchia per altri due anni a 25 metri di profondità. Siamo per l’esattezza nell’area di Dace, sulla penisola di Peljesac. Dove, in tre punti diversi del fondale, il vino invecchia in anfore di terracotta. Sigillate in gabbie di metallo.

In Croazia la cantina sotto il mare

L’invecchiamento nel mare sembra avere le condizioni di raffreddamento naturale per il vino. In più si aggiunge la credenza che il silenzio perfetto delle profondità marine contribuisca ad aumentarne la qualità. Edivo Vina permette di intraprendere anche un’impresa subacquea. E cioè quella di esplorare la cantina. E vedere esattamente come viene condotto il processo di immagazzinamento. E magari raccogliere la propria bottiglia preferita. Un altro vantaggio? Le bottiglie stesse si arricchiscono di gusci e splendide coralli. Un vero tocco originale per la tavola. Il metodo promosso dalla cantina Edivo Vina è stato anche menzionato sul sito della guida Lonely Planet. Che riconosce come attrazione il relitto della nave usato come e vera e propria cantina. Dove le bottiglie rimangono per 700 giorni. Ad una temperatura che oscilla tra i 15 e i 17 gradi.

La cantina sotto il mare: storia e ispirazione

La storia di Edivo Vina nasce dal sodalizio di Ivo e Anto Šegović e Edi Bajurin. Ed ha sfornato le prime bottiglie nel 2011. In quello  stesso anno sono iniziati gli esperimenti per rendere possibile l’immersione del vino in anfora sotto il livello del mare. Dopo alcuni tentativi non troppo riusciti, gli ideatori hanno creato una strategia vincente. Scoprendo che il vino non si doveva trovare direttamente a contatto con l’anfora. Che rischierebbe di lasciare trafilare l’acqua marina all’interno. Ma viene invece posto in bottiglie di vetro tradizionali. Per poi essere inserite nei contenitori di terracotta. A loro volta le anfore vengono inserite in gabbie chiuse con un lucchetto a prova di furto. Sigillate da un tappo e da due strati di gomma che impediscono qualunque infiltrazione dall’esterno.

L’ispirazione iniziale di questo progetto? Era nata diversi anni prima. Quando era stata regalata, ad uno dei fondatori, una bottiglia assieme ai resti di un’antica anfora.

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