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Viaggiare con il pancione: i consigli più utili

Gravidanza in viaggio: i buoni gesti per viverla al meglio

Gravidanza. Viaggiare con il pancione
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Viaggiare con il pancione spesso spaventa anche le donne più intraprendenti. Eppure una pancia grossa, nonostante possa creare problemi a mettersi le scarpe, non deve impedire di viaggiare. Ecco dunque alcuni consigli per viaggiare in gravidanza in sicurezza.

I CONSIGLI PER VIAGGIARE CON IL PANCIONE

Check up prima della partenza
Per iniziare con il piede giusto, l’ideale è fare un esame ostetrico prima del viaggio. Per assicurarsi che per mamma e bimbo vada tutto bene e per sentirsi a proprio agio appena arrivati a destinazione.

Il mezzo di trasporto
Al momento dell’acquisto del biglietto è consigliabile prendere in considerazione la durata della gravidanza. E controllare la fase di gravidanza massima in cui l’azienda accetta le donne con il pancione. Tutto dipende dalle società, ma, generalmente, non consentono di prendere l’aereo dopo 32-34 settimane di gravidanza, ovvero dopo il settimo mese.

L’aereo – Una gravidanza porta i rischi della malattia tromboembolica venosa e della flebite. “Le vene tendono a dilatarsi a causa degli ormoni rilasciati. In volo, la pressione atmosferica e la mancanza di mobilità accentuano il fenomeno “, dice l’ostetrica. Quindi è fondamentale indossare calze di compressione ogni mattina al risveglio. In volo quello che si deve fare è alzarsi ogni due ore e idratare, dentro e fuori.

Il treno e l’auto – Questi due mezzi di trasporto non richiedono precauzioni speciali. In treno, ci si può alzare e camminare regolarmente. In macchina si può anche inclinare il sedile per il comfort e evitare che la posizione non prema troppo sull’utero.

La barca – La precauzione fondamentale è quella di attendere che la nausea della gravidanza precoce sia passata.

VIAGGIARE CON IL PANCIONE: SCEGLIERE LA GIUSTA DESTINAZIONE

La destinazione
E’ ovviamente indispensabile sapere, specie se ci si trova su un’isola, se ci siano reparti maternità all’ospedale. Evitare ovviamente luoghi dove ci siano rischi di contrarre la malaria. E comunque adottare misure di protezione sul posto. Repellenti per insetti, zanzariere, evitare di uscire dopo il tramonto. È indispensabile informare sempre il medico della destinazione del viaggio. E consultare il bollettino epidemiologico settimanale dell’Istituto per la sorveglianza sanitaria pubblica.

Sul posto
Bisogna sempre avere la propria cartella clinica con se. Con gli esami del sangue e i dati della gravidanza. In termini di dieta, è essenziale rispettare alcune regole igienico-alimentari per prevenire il rischio epatico. Evitare tutti i cibi crudi, l’acqua di rubinetto e i cubetti di ghiaccio nelle bevande. Indispensabile è anche una buona protezione solare con indice 50 e indossare un cappello per proteggersi dal sole.

Per quanto riguarda le attività praticate, solo le immersioni subacquee sono proibite alle donne in gravidanza. Per il resto, è sufficiente evitare gli sport durante i quali si può cadere o prendere colpi. Ed optare per attività in cui si può fermare quando arriva la stanchezza.

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