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Acquisti digitali: zapping nelle prenotazioni

I dati emersi durante la quarta edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo: come si comportano gli Italiani

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E-commerce, spesa on line, acquisti digitali: comunque lo si voglia chiamare, lo shopping che si fa direttamente all’interno di un sito o di un’app è il trend del momento. Anche in Italia. Ed anche per quel che riguarda il settore turistico. E’ quanto segnalano i risultati della ricerca sullo sviluppo dei servizi turistici digitali, presentata all’ultima edizione di TTG Incontri 2017. Nel nostro Belpaese gli acquisti digitali per Turismo e Viaggi valgono 11,2 miliardi di euro. Ovvero il 20% del mercato Travel complessivo. Il mondo dei Trasporti raccoglie il 73% del mercato. Seguito dalle Strutture ricettive con il 15% e dai Pacchetti viaggio con il 12%. Altro dato preminente è l’incidenza degli acquisti da Smartphone sulla spesa digitale in ambito Turismo, che supera il 13% e si attesta intorno ai 1.500 milioni. Mentre è ancora limitato l’apporto dei Tablet.

Come si comportano gli Italiani in materia di acquisti digitali nel Turismo

Ecco dunque le stime presentate a TTG Incontri durante la quarta edizione dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo della School of Management del Politecnico di Milano. Una ricerca volta a delineare l’impatto e le principali tendenze del digitale. Sia dal lato della domanda che da quello dell’offerta di servizi turistici. “Il mercato dei viaggi in Europa vive un momento di ripresa e cresce grazie anche alle nuove opportunità offerte dal digitale. Big data analytics, intelligenza artificiale e realtà aumentata diventeranno sempre più centrali”. Questo il commento di Filippo Renga, Direttore dell’Osservatorio Innovazione Digitale nel Turismo del Politecnico di Milano.

Profili del Turista Digitale

E’ emerso anche che non esiste più una categoria omogenea di “Turista digitale”. Bensì macro-classi di viaggiatori che utilizzano Internet con intensità e scopi diversi per gli acquisti digitali. Se ne possono individuare due, in particolare. Quelli definiti “Voraci digitali”, pari al 42%, che utilizzano prevalentemente internet per le prenotazioni. Sono quelli che spendono più della media, fanno maggior uso del mobile e prenotano con maggior anticipo. Ci sono poi i “Selettivi digitali”, pari al 58%. Che invece prenotano più last minute e utilizzano la Rete ma in modo meno intenso, soprattutto per ricerca e condivisione. All’interno di questi gruppi le donne sono generalmente più “selettive”, mentre tra i “voraci” troviamo più uomini e millennial.

Non esistono comportamenti di utilizzo dei diversi canali che siano omogenei e prevedibili. E non esistono combinazioni prevalenti nella tipologia di strumenti utilizzati all’interno della stessa fase/attività e nel passaggio da una fase all’altra. È come per lo zapping televisivo ma avviene tra canali fisici e digitali. I turisti passano infatti da un canale all’altro con frequenza. Utilizzando fino a 3 differenti strumenti (online e offline) in fase di ispirazione e 4 per la ricerca nei casi più estremi. Con abitudini che cambiano notevolmente soprattutto per le esigenze di viaggio, ma senza rilevanti differenze tra la vacanza lunga o breve.

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