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Le barbe per Ciacci: “Vacchi è cafonal, Lapo è style”

L’esperto di look, in libreria con il suo “Barba e Baffi”, commenta con noi gli stili di Gianluca Vacchi, Lapo Elkann e Costantino della Gherardesca

Giovanni Ciacci
Giovanni Ciacci

“Barba e baffi avranno lunga vita, almeno per un lungo periodo”. Ce lo assicura Giovanni Ciacci, l’esperto di look più famoso d’Italia, volto di “Detto Fatto” su Raidue, finalmente anche in libreria con il suo “Barba e Baffi – Storie, Leggende, Miti e Istruzioni per l’uso”. Un divertente manuale dedicato alla barba e al suo insospettabile universo.

Un viaggio attraverso moda e costume maschile nel corso dei secoli, e che ci svela trucchi e consigli necessari per avere una barba sempre impeccabile. Ovviamente il tutto in chiave “ciaccesca”, con tantissima ironia e qualche punta di adorabile cattiveria.

Quattro domande, su barbe e baffi, a Giovanni Ciacci

Giovanni, che ne pensi dell’uso degli accessori per le barbe?
Bisogna sempre pensare al buon gusto, mai eccedere. A me non piace la moda della barba con accessorio, come quella lanciata da Gianluca Vacchi con i brillantini sulla barba, la trovo una grande cafonata. Mi è capitato anche di vedere dei ragazzi con delle palline di Natale sulla barba, ma spero fosse un gioco. Ecco, se è un divertissement va bene, altrimenti no.

E i baffi? Ci sarà una evoluzione?
La tendenza dei baffi arriverà tra due anni: ce lo dicono i red carpet americani, alla fine tutto nasce lì. Così come è stato con la barba. Infatti la genesi della moda della barba ha una storia molto curiosa, che riguarda David Beckham. Lui era il testimonial di una famosa casa di lamette, ma quando viene licenziato, per ripicca, se l’è fatta crescere. I calciatori lo imitarono e questa moda è diventata virale in tutto il mondo.

Se dovessi tagliare la barba a qualche vip, perché proprio non ti piace, a chi la raderesti?
A Costantino della Gherardesca, su di lui la barba è quasi scontata. Mi ricorda gli antenati di famiglia, quelli che ha nei quadri della sua casa. Lui ha un nome così importante, se poi ti metti anche la barba sembri un ritratto di famiglia di un interno.

Giovanni Ciacci commenta gli stili “barbuti” di Gianluca Vacchi e di Lapo Elkann

E che ne pensi di chi se la tinge?
Le tinture sono terribili. Ho un amico carissimo che lo fa, sembrano i capelli di Al Bano. Mai tingersi una barba, a meno che non si tratti di colori divertenti: rosa, verde, arancione, viola. Ma in questo caso è un gioco. Uno che mi piace molto con la barba è invece Lapo Elkann, la vera icon style italiana. Tramite lui, infatti, lo stile italiano si internazionalizza. Quindi se Vacchi è il re del cafonal, Lapo è l’unico re dello style, altro che influencer con i follower comprati.

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