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1968 – 2018: sesso in crisi, la rivoluzione è un ricordo

Gli adolescenti di oggi sono più freddi rispetto a 10 anni fa: lo rivela una nuova ricerca americana.

amici, hippie, tramonto, 1968
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La rivoluzione sessuale del 1968, a 50 anni da allora, sembra già un ricordo. E tutto quel fervore fisico e mentale di allora sembra essersi spento. Lo stabilisce uno studio americano condotto dai Centri per il controllo e la prevenzione delle malattie (CDC) di Atlanta.

Secondo questo, nel 2015, solo il 41,2 per cento degli studenti delle scuole superiori ha avuto rapporti sessuali. Un calo del 46,8 per cento rispetto a due anni prima. Un’attenzione che sembra dovuta all’introduzione di un’educazione sessuale e contraccettiva “medicalmente accurata”. Prima di questa apertura, culturale e sociale, l’approccio era diverso. E le scuole federali americane insegnavano agli studenti a non fare sesso prima del matrimonio.

“L’inizio precoce dell’attività sessuale è associato all’idea di avere più partner sessuali, non all’uso di preservativi, e quindi ad infezioni trasmesse sessualmente e a gravidanza durante l’adolescenza”. Lo spiegano i ricercatori. Ricerche precedenti, invece, rivelavano un declino generale dei “comportamenti a rischio” tra gli adolescenti, compresi tassi più bassi di fumo di sigarette, consumo di alcol e uso di marijuana.

In calo i primi approcci sessuali durante gli anni scolastici. In calo anche alcol e marijuana. Il 1968 sembra un’era fa…

Parliamo delle prime esperienze sessuali. I risultati rivelano che, negli ultimi 10 anni, le percentuali di adolescenti in età scolastica sono diminuite in tutti i 29 Stati studiati. Eccetto il Wyoming e il Nord Dakota. Tra gli adolescenti neri, il 48,5% ha avuto rapporti sessuali nel 2015 contro il 67,6% nel 2005. Quelli bianchi, invece, hanno registrato un calo inferiore del 3,8 percento dal 43,7 percento al 39,9 percento. Se nel 2005 il 39,3 per cento dei ragazzi e il 29,3 per cento delle ragazze tra i 14 e 15 anni hanno affermato di aver avuto rapporti sessuali nel 2005, nel 2015 questi dati si erano ridotti, rispettivamente, del 10 per cento e dell’8,6 per cento.

I genitori, secondo gli studiosi, giocano un ruolo chiave in questo “ritardo”. Laura Lindberg, ricercatrice scientifica presso l’Istituto Guttmacher, aggiunge che non è chiaro se l’astinenza dal sesso sia una fase temporanea o un cambiamento a lungo termine nelle abitudini dei rapporti.

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