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Ossessione non è amore, ecco le differenze

I sentimenti basati sulla smodata ricerca di una persona non sono sani. È importante capire quando percorriamo la strada sbagliata

ossessione verso il partner
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Ossessione e amore sono due cose diverse. Facile a dirsi? Giusto. Ma molto spesso accade che i rapporti siano intrappolati in dinamiche che non sono sane, senza che i partner se ne rendano conto. Sentirsi sbagliati, infelici, soli, la maggior parte delle volte non sono sinonimi di malessere personale. Ma segni di un lavoro malsano che il partner sta compiendo sull’altro.

Ossessione: i segni del malessere

Amare fino alla disperazione. Essere convinti che senza quella persona non potremmo vivere. Sono i primi segni di ossessione verso qualcuno. Non un semplice impuntarsi sul volere una storia con la persona che ci piace, ma una malattia. Non deve essere necessariamente colpa di qualcuno: chi è affetto da ossessione verso una persona, può semplicemente essere profondamente insicuro.

Sono in tanti a non sopportare il rifiuto. E i motivi possono essere innumerevoli. Ma quando si decide di iniziare una storia, è bene che entrambi sappiano su cosa si possa basare il rapporto. Nello specifico, una relazione può nascere nel migliore dei modi, per poi trasformarsi in un inferno.

Le farfalle nello stomaco, la voglia di stare accanto a chi ci piace e lo sconvolgimento emotivo provato durante l’innamoramento sono sempre sensazioni positive. Ma quando si ha un equilibrio interiore è facile che la storia possa continuare nel migliore dei modi. Con difficoltà “normali” da superare che ogni rapporto può includere. In realtà sono queste che fanno crescere il rapporto rendendolo duraturo. L’ossessione invece si può manifestare in vari modi: dalla perfezione iniziale allo sfiancamento dopo aver raggiunto l’obiettivo di conquista.

Ossessione non è amore e serve coraggio per uscirne

Gli scienziati definiscono certi comportamenti ossessivi come narcisismo abusivo. In soldoni: ti ho conquistato, ora dovrai pagare. Si arriva a vere e proprie forme di violenza, non necessariamente fisica. Alla base di questi atteggiamenti c’è sempre una forte insicurezza emotiva.

Per capire quali sono i segnali di questo disturbo, basta pensare al senso di colpa. Quando il partner accusa costantemente il compagno della propria infelicità, c’è qualcosa che non va. I soli responsabili della nostra infelicità siamo noi.

Altro segnale: attacchi e offese. Ognuno di noi sa se abbiamo colpe o meno riguardo a una storia che non va. Quando sentiamo da altri che in ogni campo della nostra falliamo, c’è di sicuro qualcuno che vuole annientarci psicologicamente. Soprattutto se veniamo attaccati per sbagli che proprio l’accusatore commette. Insomma: si attacca per non essere attaccati. Si insulta per sentirsi meglio. Si incolpa il mondo e si esagera per compensare un grande disagio interiore. Ad esempio: spesso chi è abile nel raccontare bugie, accusa il partner di essere bugiardo. Chi tradisce, fa capire al partner di aver paura di essere tradito. E così via.

E ancora: i monologhi. Quando incappate in discorsi che non hanno senso e che per la maggior parte del tempo conduce chi attacca con poco spazio alle repliche, siamo in presenza di ossessione. O meglio: di narcisismo abusivo.

Amare qualcuno significa dargli i suoi spazi

Sul Business Insider compare un articolo riguardo la differenza tra amore e ossessione. Essere “consumati” da una relazione nelle sue fasi iniziali potrebbe anche essere un segno di ossessione. Essere offensivi, anche, non è buon segno.

Nel suo libro ” La psicologia della passione: un modello dualistico “, lo psicologo Robert Vallerand afferma che la passione ossessiva è una minaccia per una relazione. Se qualcuno è innamorato di noi, si fida di noi. Vuole che rappresentiamo la versione migliore di noi stessi e desidera solo cose buone per chi ama. Ciò include dare spazio quando ne abbiamo bisogno.

D’altra parte, chi è ossessionato da noi sarà geloso e possessivo. Indipendenza e crescita personale sono fattori che potrebbero spaventare chi ha paura di essere lasciato. Le persone ossessive sono insicure e così preoccupate di perdere il loro partner che in realtà finiscono per trascurarle. Sono difensivi, controllati e risentiti, e spesso non rendono appagante neanche il sesso.

Altro segno di qualcosa che non va: la distrazione a lungo termine. Se all’inizio va bene essere presi dal partner, a lungo andare trascurare amici, parenti, hobby, passioni o lavoro, è deleterio. Ragionare su questo punto può far capire a entrambi i partner se uno dei due prova sentimenti nella maniera sbagliata.

Jonathan Marshall, psicologo ed esperto di relazioni, ha dichiarato a Business Insider che quando l’attenzione principale è il partner, l’unione non è sana. Non è amore. E occorre finirla. “Quando l’altra persona diventa il tuo dio, quando la tua bussola interiore si perde nella relazione e nell’altra persona, allora se nei guai. L’innamoramento è un pizzico di follia, ma se quella follia dura a lungo, manca l’equilibrio personale”.

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